Sono partiti gli accertamenti e le indagini da parte dei Carabinieri forestali dopo la segnalazione di un presunto scarico abusivo e illegale derivante da lavaggi in zona Zecchei a Valdobbiadene.
Una delle prime segnalazioni è arrivata da un operaio addetto allo spazzamento delle strade che questa mattina, osservando un canale nell’area industriale di Valdobbiadene, ha notato la massiccia presenza della schiuma bianca seguire la direzione della corrente.
“I responsabili sono dei disgraziati, i Carabinieri forestali li troveranno subito. – ha affermato il sindaco Luciano Fregonese – La schiuma bianca potrebbe derivare da soda caustica o da detergenti. Vediamo cosa ne uscirà dalle indagini”.
Non è il primo episodio di questo tipo che si verifica nel Comune di Valdobbiadene perché molti valdobbiadenesi ricordano gli sversamenti illeciti nel torrente Teva nella frazione di San Giovanni.
In quelle occasioni, le aziende agricole responsabili degli illeciti sono state sanzionate dal Comune di Valdobbiadene e dai Carabinieri forestali.
Il primo episodio era accaduto a fine settembre 2019 e aveva portato alle indagini dei Carabinieri forestali e a un’ordinanza del sindaco Luciano Fregonese nei confronti di un’azienda agricola, responsabile dello scarico non autorizzato di acque reflue nella condotta di raccolta delle acque meteoriche.
Le due ordinanze comunali del 30 ottobre 2019, invece, hanno imposto a due cantine di cessare immediatamente gli scarichi illeciti e di mettersi in regola con la normativa vigente.
Ad una delle due cantine è stato imposto di procedere entro 15 giorni allo svuotamento e alla pulizia della vasca di laminazione delle acque meteoriche e della rete di raccolta delle stesse.
Un altro illecito simile è stato documento nel mese di marzo 2020 a Vidor in via Lungo Teva, in un punto denominato “la busona” (vedi l’articolo).
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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