Valdobbiadene, tante proposte per conoscere il territorio con la cooperativa Kirikù. Bertelle: “Grazie agli educatori”

Conoscere meglio il territorio, le persone e gli antichi mestieri che lo caratterizzano è solo uno degli obiettivi dello Spazio Educativo Pomeridiano (Sep) di Valdobbiadene, realtà presente da diverso tempo in paese.

Lo scorso lunedì i bambini del Sep sono andati a fare una passeggiata alla scoperta di alcuni angoli di Valdobbiadene, accompagnati dalle educatrici della Cooperativa sociale Kirikù e dal signor Miro Graziotin, valdobbiadenese appassionato di usi, costumi e tradizioni locali, che ha raccontato molte storie e ha fatto conoscere al gruppo alcune curiosità sulle quali non si erano mai soffermati.

I ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere anche lo scultore Zoe (Angelo Favero) e le sue famose creazioni realizzate con i sassi del Piave, una preziosa occasione per capire che con la fantasia ci si può trasformare in veri artisti.

“Lo Spazio Educativo Pomeridiano è un servizio presente da tanti anni a Valdobbiadene – ha spiegato Martina Bertelle, assessore all’istruzione e alle politiche sociali del Comune di Valdobbiadene – Si tratta di uno spazio educativo dedicato ai bambini delle scuole primarie del paese nel quale possono fare i compiti, seguiti dagli educatori della Cooperativa sociale Kirikù, oltre ad attività ludiche come quella dello scorso lunedì”.

“Gli educatori del Sep cercano di fare molte attività nel nostro territorio per aiutare i ragazzi a conoscerlo meglio, imparando tante cose nuove – conclude l’assessore Bertelle – Spesso la cooperativa si appoggia ad esperti o appassionati di Valdobbiadene che aiutano i bambini a scoprire la bellezza dei luoghi in cui viviamo. Nel nostro Comune ci sono tante opportunità per i minori che meritano di essere conosciute maggiormente”.

L’assessore all’istruzione del Comune di Valdobbiadene ha voluto ringraziare gli educatori della Cooperativa Sociale Kirikù per le belle iniziative proposte negli anni ai bambini di Valdobbiadene, senza dimenticare tutte le persone che hanno dato la loro disponibilità ad incontrare le nuove generazioni per raccontare la storia e le tradizioni della comunità valdobbiadenese.