09/12 – Extinction rebellion tinge di verde il Canal Grande e i principali fiumi italiani

A tre giorni dalla conclusione della 28esima Conferenza Internazionale sul Clima (COP28), questo pomeriggio, le acque di diversi fiumi italiani sono state tinte di verde.

Extinction Rebellion è tornata oggi in azione in diverse città italiane “per denunciare il fallimento della leadership mondiale nell’affrontare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa”.

A Torino e a Milano, una casa “affondata” è comparsa nelle acque verdi del Po e dei Navigli, mentre a Venezia alcune persone si sono appese con imbraghi al ponte di Rialto, sopra le acque verdi del Canal Grande. A Bologna alcuni canotti sono stati rilasciati nel famoso canale del Reno che passa in centro città, noto come “la piccola Venezia”. A Roma, l’isola Tiberina è stata circondata dalle acque verdi del Tevere.

“Il colorante usato” – rassicurano gli organizzatori – è semplice fluoresceina”.

Ferma condanna del presidente regionale Luca Zaia: “Rinnovo una decisa condanna per l’azione intrapresa poco fa da alcuni attivisti per il clima che hanno preso di mira, nuovamente, anche la nostra bellissima città, gettando nel Canal Grande di Venezia una sostanza colorante che ha tinto di verde l’acqua. A soli due giorni dall’imbrattamento con del fango della Basilica di San Marco, uno dei simboli architettonici e religiosi del nostro territorio, il diritto di prendere posizione contro i cambiamenti climatici assume una connotazione negativa, andando a deturpare, il nostro patrimonio naturale e culturale. Non sono queste le forme per esprime la propria preoccupazione e attenzione per il cambiamento climatico: gli effetti pratici di queste azioni obbligano invece ad interventi di ripristino che, per assurdo, provocano proprio inquinamento. Chiedo quindi a questi ragazzi, per i quali è giusto che le istituzioni offrano la disponibilità all’ascolto, di voler manifestare in ben altri modi le proprie idee”.

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