13/12 – Giovedì sarà presentato “Come eravamo” al cinema Careni, un progetto del CAI di Pieve

Ripercorrere la storia è sempre un’azione meritoria. Serve a fare memoria e ancor di più a far conoscere il passato a chi non lo ha vissuto.

L’iniziativa messa in calendario dalla sezione del Club Alpino Italiano di Pieve di Soligo per giovedì 14 dicembre alle ore 20,30 al cinema Careni punta proprio a questo. E lo fa presentando, sotto un unico titolo: “Come eravamo”, due documentari che raccontano la Valle del Soligo e le attività, soprattutto artigianali, praticate un tempo nel Quartier del Piave.

L’iniziativa ha già ricevuto il sostegno del Comune di Pieve e del Cinema Careni e il plauso di molte amministrazioni comunali e associazioni del territorio.                                             

Siamo a metà degli anni Settanta del secolo scorso quando Velio Soldan vara l’ambizioso progetto cinematografico per documentare quello specifico momento storico sul territorio del Quartier del Piave e nella Vallata raccontando l’ambiente, il paesaggio, il lavoro dell’uomo e il fermento sociale che coinvolgeva tutto e tutti.

In quegli anni Velio Soldan, che aveva da poco fondato con successo, la locale sezione del CAI, s’impegnò nella costituzione dell’associazione per la tutela del paesaggio e la difesa ecologico. Un’associazione antesignana dei successivi e attuali movimenti ambientalisti che invitava le genti locali a conoscere le nostre bellezze paesaggistico-culturali che rischiavano di essere sacrificate a quel progresso che il poeta Andrea Zanzotto avrebbe in seguito definito “scorsoio”.                                                                                         

Perseguendo queste finalità Velio Soldan mise in cantiere i due documentari  “Come eravamo”, che saranno proiettati giovedì 14 dicembre alle ore 20,30 al cinema Careni di Pieve di Soligo.                                                                             

Sono stati girati in Super 8 dall’operatore Giampaolo Mori di Col San Martino. Alla loro realizzazione collaborò attivamente il poeta Andrea Zanzotto, che dedicò parecchio tempo alla selezione delle immagini e delle sequenze per il montaggio. Alla stesura dei testi ha collaborato anche il professor Enrico Dall’Anese.                         

Dopo la proiezione dei due documentari interverranno alcuni testimoni della meritoria azione socio-culturale di cui si è reso protagonista Velio Soldan, scomparso il 23 febbraio del 199, proprio quest’anno ricorrono i cento anni della nascita.

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