14/09 – Il Centro della Famiglia si tinge di rosa: 4 le donne nel nuovo consiglio direttivo

Alla presenza del Vicario Generale della Diocesi di Treviso, don Giuliano Brugnotto, si è svolta lunedì 12 settembre, in tarda serata, la seduta inaugurale del nuovo consiglio direttivo della Fondazione “Centro della Famiglia”, nella sede di via san Nicolò 60 dell’Istituto diocesano di Cultura e di Pastorale Familiare. 

Cresce la rappresentanza femminile per la prima volta nella storia della Fondazione istituita formalmente nel 1981. In aggiunta alla conferma di Antonella Santi, la designazione di ben 3 nuove consigliere porta infatti in maggioranza il numero delle donne in seno al consiglio di 7 membri in carica per i prossimi cinque anni.

Altra grande novità, l’inedita assegnazione dell’ufficio di vicedirettore a un componente laico, Roberto Miotto, classe 1976, avvocato di Ponte di Piave. Nel segno della continuità, l’affidamento della direzione a prof. don Francesco Pesce, docente di teologia presso la Facoltà Teologica del Triveneto, già presidente della Fondazione. Confermato, inoltre, l’incarico di economo ad Adriano Bordignon, direttore del Consultorio Familiare e Presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Veneto.

Un direttivo che, a seguito delle nomine conferite dal Vescovo di Treviso, Mons. Michele Tomasi, previa consultazione con i volontari del Centro della Famiglia, tra conferme e new entry si presenta pronto a raccogliere l’eredità dell’esperienza maturata e metterla a frutto negli scenari futuri, per un Ente sempre più attento alle esigenze delle famiglie e della comunità.

“Sono felice di iniziare una nuova fase del Centro della Famiglia con il nuovo Consiglio Direttivo – afferma il prof. don Francesco Pesce –. Una storia feconda che parte da lontano e che grazie al patrimonio di studio e approfondimento, alla generosità e alle capacità degli interpreti, è destinata a portare ancora molto frutto. Anche a motivo della pandemia e delle sue conseguenze ci vengono rivolte nuove sfide nel prenderci cura delle relazioni familiari, sostenere chi è più fragile, offrire strumenti a chi vuole crescere. Vogliamo prendere sul serio i bisogni delle famiglie di oggi e siamo convinti che queste costituiscano lo snodo del benessere del nostro territorio. Sentiamo il compito primario di sostenere le famiglie perché siano protagoniste nella cura delle comunità locali e del Bene Comune cercando di costruire ponti e coesione sociale. Come Centro della Famiglia desideriamo continuare a farci portavoce dei bisogni delle famiglie e interlocutori con le istituzioni pubbliche, mettendo a disposizione il nostro bagaglio di competenze e la nostra rete di famiglie per la costruzione di un ambiente sociale che riconosca il valore di rapporti stabili, inclusivo, capace di sostenere e di pensare al futuro”.

“Vorremmo essere – continua il prof. don Francesco Pesce – una espressione di Chiesa in uscita, come dice papa Francesco, capace di stare sulla strada, di camminare con le persone di oggi, di rialzare chi si fa male, di entusiasmare e guardare avanti. Un grazie ai tanti volontari che si sono preparati con percorsi formativi, i professionisti e i vari collaboratori che costituiscono la squadra con cui promuovere il bene delle famiglie”.

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