l 20 di giugno, per molte piccole e medie imprese trevigiane, non ci sarà più la possibilità di estendere la cassa integrazione Covid-19 e questo, a fronte del divieto di licenziare fino al 17 agosto fissato dal Governo, diventerà un problema significativo per la tenuta del nostro sistema produttivo.
“Premetto un dato: le nostre aziende non vogliono licenziare perché sanno che il capitale umano è il vero patrimonio della loro impresa – afferma Mattia Panazzolo, vicedirettore di Cna territoriale di Treviso -. Al contempo, il calo dei fatturati, la contrazione degli ordini, l’incertezza rispetto ai tempi di ripresa dell’economia globale richiedono di adeguare velocemente gli organici aziendali al lavoro effettivo che si ha. Per molte realtà artigianali è una questione di sopravvivenza“.
“Sappiamo che l’Unione Europea attiverà Sure, una linea specifica per finanziare la cassa integrazione dei paesi membri, pertanto chiediamo al Governo di estendere le settimane di cassa integrazione per tutti almeno fino alla fine di agosto” – conclude Panazzolo.
Questo problema segnalato da Cna, si aggiunge a quello noto dei ritardi con cui viene erogata la cassa integrazione a causa dell’enorme numero di domande arrivate agli uffici regionali e della troppa burocrazia che richiede l’iter.
(Fonte: CNA Treviso).
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