28/09 – Vittorio Veneto “’19-’21. Dopo la guerra”: il nuovo percorso museale temporaneo

“’19-’21. Dopo la guerra”: così è stato battezzato il nuovo percorso museale temporaneo dedicato al primo dopoguerra che verrà inaugurato sabato 3 ottobre al Museo della Battaglia alle 17.30, con l’intervento dello storico Lorenzo Gasparini, docente presso le Università di Venezia e Padova.

“Un percorso di visita alle sale del nostro museo – spiega l’assessore alla cultura Antonella Uliana – costituito da 35 pannelli che propongono altrettanti temi destinati ad integrarsi con l’allestimento facendo quasi da contrappunto. Non si tratta di una mostra ospitata nella sede museale, ma piuttosto di un intervento “sartoriale” che valorizza ciò che il museo racconta, ampliandone i temi e la cronologia, sottolineando quanto la Grande Guerra sia davvero lo spartiacque tra il XIX e il XX secolo e il punto d’osservazione per capire la storia successiva, fin quasi al nostro presente”.

’19-’21. Dopo la guerra racconta i tre anni che seguirono la fine del conflitto, un momento che sappiamo carico di difficoltà, ma anche di speranze e aspettative. Il percorso pone l’attenzione proprio sugli sforzi per tornare alla normalità che vennero affidati alla cultura, all’arte, allo sport, alla tecnologia.

Un impegno per infondere positività alle popolazioni che vivevano le dure conseguenze della guerra, che fu capillare e faticoso, ma non privo di risultati. Fidando in una pace che si sognava solida e duratura. Ma che non lo sarebbe stata.

Affinché questa occasione di incontro al Museo della Battaglia sia anche un momento per conoscere sempre meglio il contesto di cui il museo è perno, è stato invitato il prof. Danilo Gasparini, docente di Storia dell’agricoltura e dell’alimentazione presso l’Università di Venezia, Ca’ Foscari, e l’Università di Padova.

Tra gli scopi di questo percorso vi è anche quello di suggerire una riflessione sul confronto tra la guerra e la pandemia da Covid19. In tutti i testi è possibile cogliere dei parallelismi, ma un solo un pannello rinvia con immediatezza ai giorni del lockdown e riunisce una poesia di Ungaretti e una delle immagini iconiche di questa pandemia.

Nella trincea vengono presentate l’organizzazione sanitaria, le malattie come la Spagnola e le gravi lesioni subite dai soldati che hanno però portato a nuove soluzioni di cura. Lungo le scale si precisa la visione positiva che l’arte e lo sport offrirono nell’immediato dopoguerra. Nell’armeria si analizza lo slancio dell’aviazione che incarnava l’aspirazione alla modernità, ad un mondo nuovo.

Nella sala dell’occupazione l’attenzione si sposta verso il confine orientale e la cultura mitteleuropea, si declina il nuovo ruolo delle donne e la novità dell’Esperanto, si segnalano nuovi personaggi del Corriere dei Piccoli e si racconta il ritorno a casa di due eroi.

All’ultimo piano troviamo informazioni sui Trattati di Pace e spunti legati alla ricostruzione e alla necessità di celebrare i caduti a livello locale, nazionale e internazionale.

La curatela è di Maria Cavasin e Silvia Bevilacqua. I testi sono delle operatrici didattiche di sintesi&cultura: Camilla Peruch, Francesca Da Ros, Maria Cavasin, Monica Bassanello, Silvia Bevilacqua, Sonia Santin. La cura grafica dei pannelli si deve a Giuseppe Dei Tos, la stampa a Eliografia Lezier.

 

(Fonte: Comune di Vittorio Veneto).
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