Il 2 giugno alle ore 20.30, nella chiesa di S. Francesco a Treviso, si terrà il concerto GLORIA, organizzato da A.Ve.Cor. (Associazione Veneto Corale).
L’Insieme Vocale Femminile A.Ve.Cor., formato da 130 coriste provenienti da tutto il Veneto, con l’Accademia d’Archi G.G. Arrigoni, dirette da Mariagrazia Marcon, eseguiranno il Gloria RV 589 di Antonio Vivaldi, una delle sue opere più famose e più eseguite in tutto il mondo.
Ma il 2 giugno a Treviso vi sarà una significativa novità: il Gloria sarà eseguito da un organico solo femminile.
A.Ve.Cor. contribuisce ai festeggiamenti della nascita della Repubblica Italiana con questo evento corale, nel senso musicale e sociale, per due motivi.
Il primo è simbolico: con il Referendum del 2 giugno del 1946, attraverso il suffragio universale, veniva riconosciuto il diritto della donna di essere donna e avere un posto egualitario nella società: “Il cuore mi scoppiava nel petto. Per arrivare a quel giorno avevamo tanto lottato e tanto sofferto, e quel 2 giugno ho provato l’emozione più grande. Capivamo che c’era un ruolo, per noi. Che era sacrosanto pretenderlo e agirlo” (Marisa Cinciari Rodano).
Un secondo motivo nasce dalla volontà di promuovere un’esperienza musicale dedicata all’organico femminile.
Nella storia le composizioni corali dedicate a questa tipologia vocale compaiono dalla seconda metà dell’800. Ma a Venezia, negli Ospedali della Pietà, Derelitti, Incurabili e Mendicanti, che ospitavano bambine e ragazze in genere orfane, fin dal 1600, e per tutto il 700, si era sviluppata una importante produzione e pratica, musicale e corale, dedicata all’organico di voci pari prevalentemente femminile.
E così nel dare avvio a questo progetto siamo partiti da un patrimonio che è locale ma molto poco frequentato.
“Abbiamo scelto di partire da Antonio Vivaldi perché simbolicamente è il più rappresentativo della musica degli ospedali/orfanotrofi di Venezia” affermano da A.Ve.Cor.
Il Gloria RV 589, che verrà eseguito il 2 giugno, è stato composto nel 1716 quando Vivaldi insegnava musica alle putte dell’Ospedale della Pietà. La scelta, che sembra azzardata, fa leva su una prassi esecutiva dell’epoca molto flessibile e come afferma M. Talbot, “nessun coro moderno, qualunque sia il suo organico e le sue caratteristiche, dovrebbe porsi scrupoli ad eseguire il Gloria”.
“E così a Treviso, grazie ad una trascrizione realizzata da A.Ve.Cor. in collaborazione con il Coro Femminile Harmònia di Venezia, partendo dalla fonte (Fondo Giordano 32 cc 90-129), riprenderà forma quella verosimile esperienza che ebbe luogo nel lontano 1716 e che forse pochi ebbero l’opportunità di ascoltare” concludono.
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