A scuola con gli animali: conosciamo il Kiwi

Caro lettore, 

oggi ti parlerò di un frutto… o di un uccello?

Il termine KIWI, attribuito dai Maori a un simpatico uccellino, deriva dal greco e significa privo di ali, caratteristica che lo rende inadatto al volo.

Il genere comprende 5 specie: kiwi australe o bruno, bruno dell’isola del Nord, bruno di Okarito, maculato minore e maculato maggiore.

L’habitat ideale di questo pennuto è la foresta pluviale, ma un paio di specie sono riuscite ad adattarsi nelle foreste subtropicali o temperate e una ha il suo areale in Australia. Necessitano di un terreno morbido e poco roccioso, dove possono scavare le tane e cercare il nutrimento.

Siamo all’inizio di marzo ed inizia il periodo degli accoppiamenti e terminerà verso la fine di giugno. I genitori collaborano nella costruzione del nido: scavano una conca aperta sulla sommità. La femmina, quindi, si dedica alla maturazione dell’uovo, che diventa talmente grosso, rispetto al suo corpo, riducendo così lo spazio dedicato allo stomaco, che gli ultimi 2-3 giorni è costretta a digiunare. L’uovo, al momento della deposizione, è circa il 30% del peso totale. La cova è affidata al maschio, tranne 2 specie, dove i genitori si alternano. Il periodo di incubazione varia da 1 a 3 mesi circa. Trascorsa circa una settimana di cure parentali i piccoli sono pronti a lasciare il nido: presentano già le caratteristiche per essere autonomi. Le coppie resteranno fedeli, anche 20 anni.

È un animale notturno, per questo ha una vista poco sviluppata, a vantaggio dell’olfatto.

Per quanto riguarda l’alimentazione, hanno un’altra peculiarità che li differenzia dagli altri volatili: le narici sono situate alla fine del becco, così da poter annusare più da vicino le prede. Questa caratteristica aggiunta a un odorato molto sviluppato, gli permette di individuare i lombrichi, il loro cibo preferito, anche se sono nascosti nel terreno. Non disdegnano altri invertebrati, nutrendosi anche di chiocciole, insetti, larve, lumache e ragni. Raramente si nutrono anche di anfibi, pesci o frutti caduti dagli alberi.

Vi sono altre 2 peculiarità che li differenziano dagli altri uccelli: usa, spesso, il lungo becco come fosse, quasi, una terza zampa; e, infine, sono abilissimi nuotatori.

Questo animale è protetto dal 1896, ciò nonostante alcune delle sue specie sono in serio pericolo di estinzione a causa di un ciclo di vita con un alto tasso di mortalità, infatti ogni 2000 uova solo 5 raggiungono l’età riproduttiva; oltre alla deforestazione, la caccia e i predatori introdotti dall’uomo, quali opossum, cani e gatti.

Stai ancora pensando al frutto…? L’omonimia nasce nel 1959, quando il frutto, una volta chiamato “UVA SPINA CINESE”,cambia nome, in omaggio ad un simpatico uccellino, di cui ricorda la morbida peluria di colore marrone e che da oltre 200 anni è il simbolo del paese da cui proviene questo frutto.

Il kiwi è presente nel capitolo 9 del libro Il mondo di Alphazoo!

Non mi resta che augurarti buona domenica e buona settimana!

Ti aspetto la settimana prossima per parlarti del lamantino!

(Foto: web).
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