Il passero domestico e i vantaggi di “fare gruppo”

Il passero domestico e i vantaggi di "fare gruppo"
Il passero domestico e i vantaggi di “fare gruppo”

È da tempo che non si osservano gruppi di passeri in collina e vederne in città fa riscoprire gli effetti benefici della vita in gruppo come l’importanza della capacità di innovare e trovare soluzioni nuove per adattarsi a situazioni sconosciute.

Per gli animali, uno dei principali vantaggi della vita in gruppo è la maggiore protezione contro i predatori. Gli individui in un gruppo possono collaborare per cercare cibo, segnalare il pericolo e difendersi l’uno dall’altro. Inoltre, i membri del gruppo possono condividere informazioni sulle risorse e sugli ambienti circostanti, aumentando la probabilità di trovare cibo e acqua.

Oltre a questi benefici ben noti, l’essere in un gruppo può anche aiutare gli animali a gestire situazioni sconosciute in modo più efficace attraverso la capacità di innovare e trovare soluzioni nuove. Questo è particolarmente importante in ambienti in rapido cambiamento, come appunto le città, dove gli animali devono adattarsi rapidamente a nuove situazioni.

Il passero domestico è stato ed è tuttora una specie adatta per sperimentare gli effetti della vita di gruppo. Ricordo un esperimento in cui si testava l’abilità dei passeri nell’aprire un distributore di cibo piuttosto complicato. I passeri venivano suddivisi in gruppi di due o sei uccelli e i ricercatori osservavano i comportamenti dei due gruppi.

I risultati dell’esperimento dimostrarono che i passeri in gruppi più grandi risolvevano il compito molto più velocemente e con una proporzione maggiore di successo rispetto a quelli in gruppi più piccoli. Inoltre, tutti i membri dei gruppi grandi traevano beneficio dalla maggiore capacità di risolvere il problema poiché ottenevano il cibo più rapidamente.

I ricercatori scoprirono che, indipendentemente dalla dimensione del gruppo, i passeri che vivevano in ambienti urbani avevano avuto più successo nella risoluzione del compito rispetto a quelli degli ambienti rurali. Ciò potrebbe essere dovuto alla maggiore esposizione degli animali urbani a nuove situazioni e sfide, il che li ha resi più abili a trovare soluzioni innovative.

Come mai?

La maggiore efficacia nella risoluzione del problema nei gruppi più grandi potrebbe essere dovuta alla presenza di individui più diversi con diverse abilità ed esperienze; questo aumenterebbe la probabilità che almeno uno di loro trovi una soluzione. Inoltre, i membri del gruppo possono apprendere dalle soluzioni trovate da altri membri e utilizzarle in situazioni simili in futuro.

Ecco perché è importante studiare ulteriormente come i gruppi animali gestiscono le sfide ambientali; comprendere meglio i meccanismi sottostanti che possono promuovere la vita in gruppo negli animali potrebbe svelare i diversi meccanismi utili per prevedere come gli animali risponderanno a nuove sfide ambientali e per sviluppare strategie per la conservazione della biodiversità.

(Foto: web).
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