La danza segreta tra il bostrico e gli alberi

Il bostrico

Nelle valli sconvolte dalla furia della tempesta Vaia, l’attenzione è catturata da un fenomeno che non conosce tregua: il bostrico, un minuscolo coleottero (4-5 mm), si dimostra più attivo che mai, intrecciando la sua storia con quella degli alberi di conifere, in particolare l’abete rosso.

La scoperta di un albero vittima del bostrico, un albero “bostricato”, è un compito piuttosto facile, reso possibile dall’individuazione dei piccoli fori che segnano la sua corteccia. Questi fori, del diametro di appena 2 millimetri, sono circondati da una sfumatura rossastra, una traccia lasciata dalla rosura, una sostanza segreta da questo piccolo insetto.

Ma l’intrigo non finisce qui: sotto la corteccia, il bostrico scava intricati tunnel, forme che quasi sembrano rappresentare caratteri tipografici. Da qui deriva il suo nome scientifico, Ips typographus, il “coleottero tipografo”, evocando immagini di un editor che corre sulla pagina di un libro.

Una volta dentro l’albero, l’insetto adulto inizia la sua opera di scavo, creando intricati labirinti dove deporrà le uova. Le larve, nate da queste uova, si nutrono del legno dell’albero, scavando gallerie sempre più ampie e intricate.

Ma c’è un’altra componente in questa storia: il bostrico agisce in simbiosi con alcuni funghi. Questi funghi indeboliscono l’albero, rendendolo più vulnerabile all’attacco dell’insetto. Ciò che li rende particolarmente interessanti è la loro capacità di emettere sostanze chimiche che imitano i feromoni, attirando così le femmine del bostrico, le quali, inconsapevoli, trasportano i funghi verso nuovi alberi.

L’infestazione del bostrico è una minaccia mortale per gli alberi, una lotta per la sopravvivenza in cui l’albero può essere sconfitto. Per questo motivo, l’importanza di monitorare attentamente gli alberi e intervenire prontamente in caso di infestazione non può essere sottovalutata.

E così, in queste valli devastate dalla tempesta e popolate da creature così piccole ma influenti, continua la danza segreta tra il bostrico e gli alberi, una danza che svela la fragilità e la resilienza della natura.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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