Quando la vita notturna aiuta a schivare l’estinzione

Quando la vita notturna aiuta a schivare l’estinzione

Un’eruzione vulcanica di massa avvenuta circa 145 milioni di anni fa provocò un’estinzione di massa che spazzò via migliaia di specie, tra cui i Mesturidae, pesci dal corpo profondo con denti potenti per schiacciare i coralli.

Tuttavia, alcuni pesci che nuotavano nelle stesse acque, come gli Acipenseriformi dal muso appuntito, sopravvissero allo sconvolgimento e in seguito si evolsero negli attuali storioni.

Perché alcuni pesci si estinsero mentre altri sopravvissero?

I pesci sono animali ectotermi, il che significa che la loro temperatura corporea varia in base alla temperatura dell’ambiente circostante.

Durante le estinzioni di massa, le temperature globali possono aumentare rapidamente. Questo può essere un problema per i pesci diurni, che sono attivi durante il giorno, quando le temperature sono più alte. I pesci notturni, invece, sono attivi durante la notte, quando le temperature sono più basse.

Inoltre, le estinzioni di massa possono eliminare numerose specie, lasciando nicchie ecologiche vuote. I pesci notturni possono essere in grado di sfruttare queste nicchie, diversificandosi e diventando dominanti.

Ecco un esempio di come la vita notturna ha potuto aiutare i pesci a sopravvivere all’estinzione di massa avvenuta 66 milioni di anni fa, che ha cancellato i dinosauri. In quel periodo, le temperature globali aumentarono rapidamente, uccidendo molti pesci diurni.

I pesci notturni, invece, furono in grado di sopravvivere e diversificarsi. Nel tempo, alcuni di questi pesci notturni sono diventati diurni, occupando le nicchie ecologiche lasciate vuote dai dinosauri.

Naturalmente, la vita notturna non è l’unico fattore che ha contribuito alla sopravvivenza dei pesci durante le estinzioni di massa. Altri fattori importanti includono la capacità di adattarsi a nuovi habitat e di trovare nuove fonti di cibo.

Tuttavia, recenti ricerche suggeriscono che la vita notturna sia stata un fattore importante nella sopravvivenza dei pesci durante questi eventi catastrofici.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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