Femminicidio di Giulia Cecchettin, Zaia: “Educhiamo le persone per saper riconoscere gli alert”

Il presidente della Regione Luca Zaia

La triste vicenda del femminicidio di Giulia Cecchettin ha scosso tutta Italia e riacceso i riflettori su una piaga sociale.

Ieri mattina il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, prima della conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di Veneto Creators, ha voluto ricordare la 22enne uccisa all’inizio della scorsa settimana.

Lo sfondo nero, una foto della 22enne e la scritta “Ciao Giulia. Mancherà il tuo sorriso. Mi stringo al dolore di tutti i suoi familiari e di tutti i suoi cari” hanno fatto da sfondo alle parole del governatore di fronte a un pubblico composto principalmente da giovani. 

“Mi rifiuto di pensare che Giulia venga derubricata semplicemente come la 105 esima vittima di femminicidio da inizio anno – commenta Zaia – bisogna che tutti lavoriamo perché questi fatti non succedano mai più“.

“Bisogna parlare anche ai giovani – aggiunge Zaia – anche se molto spesso sono gli adulti ad essere coinvolti in questo genere di reati”.

Secondo il presidente uno dei modi per prevenire questa piaga sociale è quella di educare le persone nel saper riconoscere gli alert “anche se molto spesso possono sembrarci delle banalità in alcuni casi estremi si trasformano in quello che abbiamo visto – aggiunge il governatore – le menti malate vanno intercettate e segnalate a chi di dovere”.

Importante è anche però educare ai sentimenti: “Bisogna spiegare che l’amore non è possesso e ossessione – continua il governatore – e che prima di tutti viene il rispetto della donna“.

Fondamentale è anche il ruolo educativo della scuola che però – secondo il governatore – non deve diventare un alibi: “Bisogna approfittare di questo network per parlare ai giovani – aggiunge – ma poi bisogna fare anche i compiti a casa e in questo è fondamentale il ruolo delle famiglie“.

Come già annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Zaia, in Veneto verrà osservato il lutto regionale nel giorno dei funerali di Giulia: “La cultura della tutela delle donne non deve avvenire solo il 25 novembre – conclude il governatore – ma bisogna lavorarci tutto l’anno”.

Intanto oggi molti camionisti facenti parte di vari gruppi social hanno messo un nastro rosso sugli specchi dei loro mezzi in ricordo di Giulia.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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