Gli eroi di Vo’: presentati i tre giovani medici che hanno sostituito i colleghi ammalati nell’emergenza

Quando c’è stato bisogno di loro hanno risposto subito presente e nel punto stampa quotidiano sull’emergenza Coronavirus il governatore Luca Zaia ha voluto presentarli: sono i tre medici, specializzati in medicina generale, che sono andati a sostituire i sanitari che si sono ammalati a Vo’ Euganeo.

Parliamo della dottoressa Maria Teresa Gallea, del dottor Luca Sostini e del dottor Paolo Simonato che hanno ottenuto un riconoscimento dal Presidente della Repubblica per il loro impegno.

“Si era posto il problema che i tre medici di famiglia di Vo’ erano stati posti in isolamento. – ha spiegato la dottoressa Maria Teresa Gallea – Qualcuno doveva andare ad aprire i loro studi per due settimane. Ci siamo confrontati e, forti del fatto che avevamo già lavorato assieme, abbiamo deciso di offrirci anche perché il nostro codice deontologico chiede di metterci a disposizione negli stati di emergenza. Abbiamo riflettuto un po’ e abbiamo avuto la garanzia di avere comunque tutti i dispositivi di protezione che erano fondamentali e abbiamo dato la nostra disponibilità”.

La dottoressa Gallea ha spiegato che è stata creata una lista di disponibilità, Provincia per Provincia, per andare a coprire in emergenza i vari medici che poi nei diversi mesi sono stati messi in isolamento perchè in contatto con pazienti trovati positivi.

Ci sono ancora dei medici che si trovano in isolamento e dei sanitari ricoverati che stanno facendo riabilitazione respiratoria.

“Alcuni miei assistiti sono residenti a Vo’ – ha aggiunto il dottor Sostini – e mi sono preoccupato molto quando ho sentito dire che erano rimasti senza medici e che chiudevano la città. Mi sono preoccupato anche perché volevo capire come dare loro assistenza. Quando ho sentito che l’intera città era senza medici, ho scelto subito di aderire. Non è stato facile perché comunque dovevo gestire anche il mio studio medico e io ringrazio tutti i colleghi, i collaboratori e il personale del territorio che mi hanno supportato in un momento in cui nessuno sapeva in che contesto ci saremmo trovati”.

“All’epoca non si conosceva il virus e non c’erano grandi informazioni dal punto di vista scientifico e terapeutico – ha affermato il dottor Simonato – quindi noi abbiamo dovuto reinventare e riorganizzare l’assetto ambulatoriale che avevano i nostri colleghi che siamo andati a sostituire. Nel momento in cui, nella prima zona rossa del Veneto, tutto il paese era potenzialmente considerato infetto, non potevamo gestire l’ambulatorio in questa maniera. Abbiamo pensato di chiudere l’ambulatorio d’accesso diretto e di interfacciarci direttamente con l’amministrazione comunale per fornire tutti i nostri recapiti alla popolazione e alle farmacie della zona in modo tale che i cittadini avessero dei punti di riferimento”.

Tanti pazienti positivi sono stati seguiti a domicilio e i tre medici sono andati a visitarli con i dispositivi per non essere vettori del virus per la cittadinanza.

Il presidente della Regione Veneto ha spiegato che domani, lunedì 22 giugno 2020, saranno confermate, con la delibera del comitato tecnico scientifico, tutte le linee guida sulle residenze sanitarie assistenziali, le case di riposo e altri centri simili oltre alla probabile presentazione di alcune novità sul trasporto privato.

Questi i dati del bollettino di oggi, domenica 21 giugno 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 877.052 tamponi, 833 persone in isolamento (63 persone in meno rispetto a ieri), 19.245 positivi (7 in più di ieri), 225 ricoverati (uno in più di ieri e 28 positivi su 225 ricoverati), 12 terapie intensive, 2.002 morti in totale (1.423 morti in ospedale), 3.541 dimessi (uno in più di ieri)) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 89.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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