Il professor Giorgio Palù si è dimesso dalla presidenza dell’Aifa. Con una lettera (al vetriolo) che non le manda a dire al ministro della Salute del Governo Meloni, Orazio Schillaci, lo scienziato opitergino, ma padovano d’adozione, lascia il vertice dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
“Vi comunico dopo un’attenta meditazione – scrive nella lettera rivolta al cda di Aifa – che la mancata sintonia col Ministro e l’assenza di risposte dal Governo mi costringono a dare le dimissioni da Presidente nominato di Aifa hic et immediate“.
Le dimissioni del professore arrivano al termina della riforma dell’Agenzia, un lavoro durato oltre un anno e a pochi giorni dalla riconferma ufficiale del suo incarico per un solo anno a causa del sopraggiunto limite di età (75 anni).
Un limite che nella sua lettera Palù definisce “offensivo e umiliante nei confronti della mia persona e del mio profilo scientifico e personale”. Palù, allora già in pensione, era stato eletto dal precedente ministro Roberto Speranza con mandato di cinque anni.
“Il mio primo incarico a presidente (ero già in pensione) è avvenuto con mandato quinquennale da parte del precedente Ministro della Salute. Per di più, l’interpretazione restrittiva della norma da parte del Ministro attuale viene adottata esclusivamente nei miei confronti, in netto contrasto con i decreti di nomina appena assunti dallo stesso Ministro per pensionati ultrasettantenni chiamati a dirigere l’ISS o a partecipare come consulenti nella CSE di AIFA”.
“Apprendo con stupore le motivazioni che hanno portato il professor Palù alle dimissioni da presidente dell’Aifa. Credo si sia volutamente confuso il mio silenzio con la chiara non accoglienza di richieste non in linea col progetto di profonda riforma dell’Agenzia”. Così in una nota diffusa dall’Ansa il ministro della Salute Schillaci.
“Ringrazio il professor Palù per il grande lavoro che ha svolto alla guida di AIFA. È arrivato all’Agenzia in un momento particolarmente critico, quando il Paese aveva bisogno di avere tutte le forze concentrate sull’emergenza Covid – ha commentato il presidente della Regione Luca Zaia appreso l’annuncio da parte del professore -. La sua professionalità di alto livello, di virologo e scienziato, è stata uno dei riferimenti che ci hanno permesso di affrontare questo percorso. Ho letto e rispetto le ragioni con cui ha motivato le dimissioni e non posso che condividere la sua amarezza. Mi auguro ora che al vertice di AIFA possa arrivare una persona che riesca a raccoglierne l’eredità e a garantire lo stesso standing internazionale di riconosciuta rilevanza. Rinnovo al professor Palù gratitudine per l’impegno profuso e la disponibilità che non ha mai fatto mancare”.
Con le dimissioni del professore si apre una fase di incertezza per l’Agenzia, ed è già aperto il totonomi per il post-Palù. Fra i nomi più gettonati c’è quello di Guido Rasi, già direttore dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e direttore generale di Aifa dal 2008 al 2011.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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