“Il borgo di Asolo si autoproclami Patrimonio Unesco”: a Soligo parte la provocazione shock di Vittorio Sgarbi

“Ho appena appreso da Qdpnews che Asolo non è patrimonio Unesco” ha affermato oggi, venerdì 4 settembre, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, intervistato nel contesto della sua visita a Villa Soligo, nel comune di Farra. Sorpreso da questo fatto, che dava per scontato, il noto professore ha espresso il suo disappunto che ha argomentato con una provocazione.

Secondo lui, nello storico borgo bisognerebbe che il sindaco mettesse un cartello con scritto “Noi non siamo patrimonio Unesco” con particolare enfasi sul “non”.

Questo gesto, a suo avviso, darebbe un significato ancora più forte all’unicità della cittadina, che merita ben più di questo riconoscimento.

La differenza tra unicità e diversità, di cui il professore ha parlato durante il suo intervento, sta proprio nella comunicazione: ci sono dei gesti che rimarcano l’identità di un luogo in modo molto efficiente dal punto di vista comunicativo, così come spesso gli stessi non sono significativi dal punto di vista artistico e culturale.

Come esempio, il professore ha citato il lago di Iseo, dove un conosciuto artista, Christo, ha creato una piattaforma galleggiante di colore giallo: anche se efficace, la manovra non ha portato grande successo alle località vicine, come dovrebbe fare, quanto alla sola struttura.

Dovrebbe chiamarsi Un-entro – dichiara – Non è Asolo che deve darsi da fare per entrare, ma l’Unesco per far entrare Asolo”.

E come sempre, facendo una battuta, Sgarbi conclude dicendo che il sindaco Mauro Migliorini potrebbe anche decidere di autoproclamare la propria cittadina come Patrimonio, perché ha tutte le carte in regola per poterlo fare.

“Fa piacere che Vittorio Sgarbi sottolinei come sia importante per l’UNESCO avere Asolo tra i centri storici riconosciuti – dichiara in risposta il primo cittadino – Un input in più per proseguire nel percorso verso la predisposizione di tutto ciò che è utile ad ottenere il riconoscimento di Asolo a Patrimonio dell’umanità. La “Perla della Marca Trevigiana” è internazionalmente riconosciuta… anche Oliver Stone l’ha recentissimamente scelta per un breve periodo di riposo.
Noi proseguiamo sulla valorizzazione del museo a cielo aperto… in collaborazione con il Segretariato Regionale del MIBACT e il Mibact stesso. Stiamo lavorando assieme per le Giornate Europee del Patrimonio.”

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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