Il primo giorno di apertura “accende” Asolo: agli esercenti la possibilità di occupare suoli pubblici

Il fatidico giorno di apertura, ieri lunedì 18 maggio 2020, è arrivato anche ad Asolo dove gli esercenti hanno potuto assistere ai parcheggi pieni per lo meno in pieno centro storico: le attività, dai bar ai negozi al dettaglio, pur rispettando le distanze di sicurezza e (quasi) tutti con la mascherina indosso, hanno visto un bel via vai soprattutto all’ora dell’aperitivo, verso sera.

In una giornata nuvolosa, piuttosto umida, c’è stato un po’ di via vai anche per le attività più piccole, se non altro un segnale che dà speranza per un futuro migliore, tanto che c’è chi dice e chi nega che in città si veda anche persino volto straniero.

Oltre a Qdpnews.it, anche il sindaco Mauro Migliorini, insieme al comandante della Polizia locale e all’assessore Rosy Silvestrini e Gerardo Pessetto, ha fatto un giro di interviste in città, sia nella cittadella che ai piedi del borgo, per controllare lo stato d’animo degli esercenti e consigliarli rispetto alle novità del nuovo dpcm.

Ed è con il suo intervento infatti che Asolo accenna a una novità che già nei prossimi giorni ma soprattutto nei giorni di afflusso turistico potrebbero aiutare le attività a rispettare le regole pur lavorando: ad alcune attività potrebbe venire concesso di occupare momentaneamente un determinato suolo pubblico adiacente, per esempio aggiungendo dei tavolini all’esterno. “In modo molto piacevole ho trovato tutti molto positivi e propositivi” – commenta il sindaco, che sta studiando assieme all’assessorato e allo staff comunale le modalità per portare avanti quest’iniziativa.

Tra le tante attività intervistate, dai ristoranti ai locali, dai negozi d’abbigliamento ai saloni di bellezza, la chiave in comune per l’atteggiamento delle attività sembra essere “l’entusiasmo di vivere proprio ad Asolo”, anche se questa positività non vale per tutti: alcuni albergatori e attività legate all’intrattenimento non sembrano condividere ancora quest’ottimismo, anche se gli sforzi della Regione Veneto per muovere verso una riattivazione delle prenotazioni e, nel caso di Asolo, con gli “holiday bond” sono in avanzata via di sviluppo.

Per i saloni di bellezza, il già intervistato Giannantonio Papa, presidente per Confartigianato del settore a livello provinciale, si dichiara soddisfatto rispetto a un afflusso che nelle prossime settimane non sembra, almeno dalle prenotazioni, dover calare e assieme a lui molti altri saloni si sono trovati a fronteggiare decine e decine di clienti in una modalità che tenga conto delle normative.

Anche i locali storici della ristorazione che in questo momento hanno subito fortemente gli effetti del lockdown, come l’Osteria Al Bacaro di via Browning, finalmente libera dal cantiere, il Caffè Centrale di Lele e Ezio Botter, ma anche i più ricercati come il Bistrot e Corso Asolo, dove la famiglia Prevedello lavora anche con il settore della movida notturna, si dicono felici di riveder entrare i loro clienti: “Quello che manca – dice qualcuno di loro – è vedere il loro sorriso”.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it). 
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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