Un cippo, un ulivo come simbolo di trionfo e di fiducia e un mazzo di fiori, collocati nel parchetto di via dei Tartari ad Asolo intorno a una cerchia di persone, ricordano l’impegno delle categorie infermieristiche di oggi e di ieri nella stenuante lotta contro il covid: all’inaugurazione, avvenuta questa mattina verso le 10, erano presenti autorità civili e militari a livello locale, provinciale e regionale.
L’iniziativa, che ha valore nazionale, è nata lo scorso 27 novembre 2020, quando è stata istituita la “Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato vittime della pandemia Covid-19”. Asolo non solo ha sposato l’idea ma l’ha concretizzata con quest’evento.
A commuovere i presenti e portarli a presenziare a quella che poteva essere una semplice inaugurazione cittadina è stata anche l’interpretazione della figura dell’infermiere come punto d’unione tra umanità e scienza, equilibrio che non è facile mantenere specie dopo un anno di pandemia.
Oltre al sindaco Mauro Migliorini, che può raccontare in prima persona la vita frenetica tra le corsie dell’ospedale, era presente anche la vicepresidente dell’Ordine Professioni Infermieristiche Treviso, Lorena Zanin, che ha descritto quanto sia stato importante il fattore umano in una professione che tuttavia pone le proprie radici su fondamenti puramente scientifici.
“È un lavoro che riguarda la traduzione, dalla schietta realtà alla sensibilità dei pazienti. – afferma Zanin – Ciò che è certo è che questo momento storico rientrerà nella letteratura specifica per gli infermieri di domani”.
A parlare sono stati inoltre l’onorevole Giuseppe Paolin, in compagnia dell’onorevole Ingrid Bisa, che ha rimarcato l’importanza di parlare dell’impegno anche dopo il concludersi dell’epidemia e il consigliere regionale Tommaso Razzolini che ha affermato: “Un ringraziamento anche a tutte quelle persone del mondo della sanità che sono tornate a lavoro nonostante fossero già in pensione”.
“Un piccolo gesto che ha un grande significato etico, sociale e civile – commenta il primo cittadino Mauro Migliorini – che va in totale contrasto alle vergognose scritte apparse qualche settimana fa a Montebelluna“.
A riunirsi attorno al cippo sono stati anche assessori e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, rappresentanti della Protezione Civile, dei gruppi Alpini di Pagnano, Asolo, di Casella e di Villa, del Corpo di Polizia Locale di Asolo, della vicina stazione dei Carabinieri di Casella e molti altri, tra cui anche qualche testimone della gentilezza e dell’umanità degli infermieri operanti in Provincia di Treviso.
Erano inoltre presenti alla cerimonia il sindaco di Maser Claudia Benedos e il primo cittadino di Onè di Fonte Luigino Ceccato.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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