La ripartenza per parrucchieri, barbieri ed estetisti. L’intervista a Giannantonio Papa di Asolo: “Il vero problema è l’insicurezza”

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Parrucchieri, acconciatori e barbieri, così come estetisti e altre attività legate al benessere sono attività a forte rischio di contagio per via della necessaria vicinanza tra cliente e venditore; un rapporto lavorativo che si consuma in genere in luoghi stretti e che prevede un alto numero di incontri durante la giornata.

Come i locali e gli altri servizi alla persona, queste attività artigianali prevedono di essere tra le ultime a riaprire: eppure, un servizio che potrebbe venire considerato accessorio, mette gli italiani di fronte alla sfida di vedersi allo specchio “allo stato brado” o di darsi al fai da te.

Ma secondo il presidente provinciale degli acconciatori di Confartigianato, Giannantonio Papa, che ha accettato di rappresentare la categoria in un’intervista, capigliature selvagge, tinte sbiadite e acconciature allo sbando non sarebbero il vero problema: è invece il morale di alcune persone che cola a picco nell’insicurezza e crea un buco non ignorabile nella società. “Noi parrucchieri siamo anche psicologi, – afferma Papa, che ha un salone d’acconciatura in piazza ad Asolo ed è anche un insegnante del mestiere – la gente solitamente con noi si esprime e si sente legittimata a farlo. Al di là dell’estetica la cura è importante, altrimenti si sentono trascurati e il morale traballa”.

Un messaggio che condividono i molti, moltissimi artigiani del capello, i barbieri, gli estetisti nel territorio dell’Alta Marca, che oltre a percepire quest’esigenza da parte dei loro clienti hanno anche una propria preoccupazione, in quanto piccoli imprenditori e spesso anche con qualche dipendente, nel non riuscire a sopravvivere economicamente a questa sospensione.

A questo timore si aggiunge la frustrazione di vedere alcuni colleghi “abusivi” andare porta a porta a tagliare i capelli ad amici e parenti, vicini e non solo, con un servizio a domicilio che comunque comporta un rischio a due teste: quello di contrarre il virus e quello di essere pizzicati dalle forze dell’ordine, come dichiara anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia nella conferenza stampa di ieri, giovedì 16 aprile.

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Le direttive del Cna provinciale, afferma Papa, che fa parte anche del consiglio regionale acconciatori, hanno previsto un piano di sicurezza per la riapertura: “In un salone ci sarà spazio per tre clienti e per tre dipendenti al massimo – descrive, – nessuno potrà restare seduto in attesa del proprio turno: si accoglierà soltanto per appuntamento. Inoltre sarà necessario disinfettare ogni volta le mani e sanificare le postazioni, quindi le poltrone e i lavatoi, strettamente distanziati di un metro. Guanti e mascherine obbligatorie per cliente e addetto, mentre l’attività da barbiere, cioè sulle barbe, dovrà prevedere anche l’uso della visiera protettiva”.

Giannantonio Papa prevede, nelle prime settimane di riapertura, un probabile affollamento dei saloni: per questo, la categoria da lui rappresentata chiederà di poter ridistribuire le ore lavorative nella giornata.

L’acconciatore, trovandosi in pieno centro ad Asolo, in un salone storico e conosciutissimo anche per via dell’attività del padre, dà una propria impressione sulle prospettive turistiche del borgo, nella vita mondana e nell’intrattenimento, in cui è coinvolto anche in qualità di dj, in particolare riferimento alla discoteca di Monfumo Quadrifoglio: “Ho diversi clienti stranieri e credo che vengano ad Asolo perché da ogni angolo la cittadina mostra una prospettiva differente. Avremmo molte difficoltà quest’anno, ma forse potremmo contare sul turismo nazionale”.

Secondo il principio della riapertura graduale, si suppone che la categoria dei servizi alla persona resterà chiusa ben oltre la data di scadenza del decreto: nello specifico i professionisti considerano che il termine reale della sospensione della pratica possa essere a fine maggio, anche se ancora non c’è alcun modo di confermare questa teoria. Nel frattempo, nel salone di Giannantonio Papa, le lancette dell’orologio si sono fermate, in attesa di cambiare le batterie.

 

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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