Il vento forte di questa sera (qui l’articolo), martedì 27 luglio, ha colpito in modo ancora una volta deciso il territorio dell’Asolano: alberi caduti a ostruire alcune strade secondarie e private, segnaletica e cassonetti gettati all’aria dal vento, via Foresto Vecchio bloccata da due tronchi in un senso e nell’altro e il tetto della chiesa di Villa d’Asolo in parte scoperchiato dalla tempesta.
In varie località la reazione dei residenti non è stata quella di rispondere passivamente alle conseguenze del maltempo, ma afferrare pala o scopa e mettersi a lavoro, per quanto possibile, anche prima dell’arrivo dei Vigili del fuoco, impegnati in diversi siti in tutta l’Alta Marca (qui l’articolo con tutti gli interventi).
In alcune vie di Sant’Apollinare, per esempio, dove la popolazione ha vissuto in passato esperienze di allagamenti, alcuni cittadini hanno pulito i fossi a fianco alla strada, per evitare esondazioni.
A Villa d’Asolo, il Gruppo spontaneo guidato da Giordano Vendrasco, con la partecipazione di Oscar Dussin del gruppo alpini della frazione e una ventina di volontari, tra cui molti giovani, si è data fin da subito da fare per cercare di rimediare al perpetuo stillicidio che ha interessato la chiesa: dalle testimonianze pare che il tetto fosse datato e che l’aria ne abbia alzato la copertura, strappandola e creando una falla.
Sotto la pioggia, assieme alla Protezione civile di Asolo e a una pattuglia dei Carabinieri di Casella d’Asolo, anche il sindaco Mauro Migliorini, che si è spostato da una zona all’altra per valutare gli interventi più urgenti.
I Vigili del fuoco, muniti di un’autogrù, interverranno nelle prossime ore valutando la stabilità del tetto della chiesa e cercheranno di trovare una soluzione temporanea in attesa dell’intervento da parte di un’impresa locale.
Oltre all’amarezza della comunità nel vedere la propria chiesa danneggiata, a Villa d’Asolo c’è stato spazio anche per qualche sorriso.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Vigili del Fuoco).
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