Presentato alla Fornace di Asolo il dossier di candidatura Mab Unesco del Grappa, a maggio 2021 il responso

Entro maggio 2021 sapremo se il Monte Grappa diventerà Riserva della Biosfera secondo il programma Mab Unesco. Ieri sera, venerdì 2 ottobre 2020, all’Hangar La Fornace di Asolo. E’ stato presentato ufficialmente il dossier di candidatura.

Ora sarà sottoposto all’approvazione dei Consigli comunali dei 25 Comuni interessati dal progetto, quindi sarà tradotto in lingua inglese e consegnato al Comitato Mab del Ministero ed entro il 15 dicembre inviato alla sede Unesco di Parigi.

A illustrare il dossier sono stati chiamati Filippo Lenzerini e Anna Agostini, dello staff di Punto 3, la società che ha realizzato il dossier per conto dei soggetti promotori del progetto.

E’ stata anche definita la “governance” che sovrintenderà alla Riserva Biosfera e che sarà formata da quattro organismi coordinati dall’Ipa Terre di Asolo e Monte Grappa. Il Comitato di gestione sarà preposto all’attuazione della progettualità, una Cabina di regia sarà il braccio operativo, l’Assemblea consultiva senza limite di partecipazione avrà un compito di indirizzo istituendo Tavoli di lavoro e, infine, un Comitato scientifico darà il necessario supporto tecnico.

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Alla presentazione, moderata da Alessandro Tich, sono intervenuti, oltre ai 25 sindaci interessati dal progetto, anche tutti i rappresentanti degli enti e istituzioni che hanno proposto e sostenuto il dossier. A fare gli onori di casa il sindaco di Asolo Mauro Migliorini, sono poi intervenuti il presidente dell’Ipa Paolo Mares e la vicepresidente Valentina Fietta (e sindaco di Mussolente), quindi Annalisa Rampin (sindaco di Pieve del Grappa), il presidente dell’Unione Montana Luca Ferrazoli, il sindaco di Seren Dario Scopel, il direttore della Fondazione Marca Treviso Alessandro Martini e il direttore Turismo della Regione Veneto, Marco Viti.

Un dossier che ha tutti i “numeri” per arrivare a un’accettazione da parte dell’Unesco. Un’area di oltre 66mila ettari, in cui abitano 174.184 persone, un’area fatta di genti, cultura, economia, agricoltura, biodiversità e tutto ciò che può caratterizzare una Riserva della Biosfera. Sarà l’unica domanda di ammissione italiana che viene rivolta all’Unesco nel 2020.

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Per arrivare al dossier definitivo, nonostante il Covid, si sono avuti 44 incontri, 89 lettere di endorsement, consultazioni online per il documento di indirizzo del Piano d’azione che ha poi formato il dossier. Sono state coinvolte, con un concorso, anche le scuole. Oltre 400 gli elaborati pervenuti da 17 istituti scolastici. Nei canali web di comunicazione si registrano 838 persone iscritte e oltre 2700 follower, una novantina gli articoli dei media che parlano di Riserva Biosfera del Grappa.

Sono già stati preparati ben 152 progetti proposti da 76 soggetti che, all’approvazione da parte dell’Unesco, diventerebbero subito operativi e che hanno tra gli obiettivi la conservazione della biodiversità, lo sviluppo sostenibile dell’economia di montagna e di promuovere la responsabilità sociale d’impresa.

“C’è un’emozione che pervade un po’ tutti – ha detto il presidente dell’Ipa Paolo Mares -. Si sta per portare a compimento un progetto nato tre anni fa su iniziativa del mio predecessore, Italo Bosa. Un ringraziamento particolare va a Cristina Crema, vera anima del dossier di candidatura. Noi politici prendiamo i meriti ma c’è chi dietro alle quinte lavora dando tutto sé stesso per raggiungere l’obiettivo”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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