Sono stati giorni duri ma estremamente soddisfacenti per gli scacchisti del Regina Cornaro, un circolo con sede ad Asolo che conta in tutto una trentina di iscritti, ma che resiste al passare del tempo e che anzi il prossimo anno competerà a livello nazionale. Questo anche grazie all’opera di volontariato di due giovani allenatori, Enrico Forato (presidente del Circolo da oltre dieci anni) e Gjoko Gigovski, che, allenandosi ogni sabato pomeriggio, in passato hanno aiutato talenti come Lorenzo Candian a raggiungere punteggi individuali impensabili.
Ma è anche vero che giocare a scacchi non è per forza sinonimo di individualismo: anzi, nella disciplina degli scacchi a squadre, la competizione si affronta in quattro/cinque. Questo gioco incredibile, che in un certo senso sfida le leggi dell’infinito, della mente, della logica, in squadra diventa ancora più imprevedibile: in sintesi si giocano quattro partite singole e ogni esito ha un valore di 1 in caso di vittoria e 0,5 in caso di pareggio. La somma decreta il risultato di squadra.
“In questo senso, la prima, la seconda, la terza e la quarta scacchiera sono drammaticamente interconnesse tra loro – spiega Enrico Forato, che ha praticato l’agonismo fino ai sedici anni – Bisogna considerare le situazioni delle altre scacchiere prima di scegliere se muovere in attacco oppure optare per un approccio conservativo”. La scalata, per una squadra ambiziosa che sia nella categoria base, definita “Promozione”, è molto ripida e percorrendo la piramide è un attimo scivolare giù: “La Master è come la Serie A del calcio, mentre subito dopo c’è la A1, la A2, la B e a scendere. Nella A1, per esempio, soltanto una squadra procede di categoria, mentre le altre otto retrocedono”.
La prima squadra del Circolo Regina Cornaro, lo scorso fine settimana a Trento, ha vinto con quattro vittorie e un pareggio il torneo di tre giorni nella categoria A1 che di conseguenza li proietterà in Master, l’Olimpo italiano degli scacchisti a squadre. I nomi della squadra asolana in ordine di scacchiera erano Aleksander Delchev, Antonio Diataso, Enrico Forato, Gjoko Gigovski (in foto) e Riccardo De Nardi.
“Siamo felicissimi per i risultati che abbiamo ottenuto. Non ce l’aspettavamo. Rappresentiamo un piccolo comune, non abbiamo sponsor, eppure abbiamo portato l’Asolo dalla serie C alla Master. Ora forse prenderemo qualche bastonata dalle squadre della Master, che sono davvero toste, ma non importa: è fantastico poter giocare con loro”. Nel frattempo, a Trichiana, una seconda squadra, l’Asolo2, composta da giovani, è passata in serie C.
(Foto: Circolo scacchistico Regina Cornaro).
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