Stop al 5G di Iliad ad Asolo: stallo in attesa di un parere sanitario, è il primo no alla società in Provincia

Dopo l’incontro della settimana scorsa a Montebelluna e le varie perplessità anche del sindaco del capoluogo Mario Conte espresse a fine gennaio sul tema della sperimentazione del 5G in città, arriva il primo episodio di opposizione nei confronti dei progetti relativi al nuovo livello di connessione, del quale, pubblicamente, si sa ancora ben poco.

Asolo, con la firma del sindaco Mauro Migliorini, ha infatti sospeso l’installazione delle antenne della compagnia telefonica Iliad Italia S.p.a in via Fermi fino a un aggiornamento sulla classificazione del livello di cancerogenesi, in analisi all’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro” e quindi fino al parere sanitario sulla sicurezza sulle emissioni elettromagnetiche di questa tecnologia.

La tecnologia 5G è nato alla Nasa nel 2008 e alcuni enti mondiali avevano previsto la sua immissione nel mercato delle telecomunicazioni nel 2020: questo livello di connessione non solo migliorerebbe la velocità, ma permetterebbe a molti più dispositivi di mantenersi connessi su uno stesso canale.

Sebbene gli studi svolti finora non dimostrino la capacità di danneggiamento del dna umano da parte delle bande di spettro 5G, già l’anno scorso, a gennaio,  le città di Bruxelles e Ginevra avevano bloccato i piani di sperimentazione del 5G.

La città di Torino, invece, ha sottoscritto un piano già a fine 2016 con la Tim per portare avanti gli esperimenti.

Una situazione di stallo in cui le informazioni scientifiche non sono sufficienti per capire se la biologia dell’uomo, ma anche degli animali e dell’ecosistema, possa essere messa a rischio.

Della decisione di Asolo, per tutelare i cittadini del borgo da esposizioni non certificate, è stato comunicato a tutte le autorità maggiori, dal Presidente della Repubblica ai vari ministeri. “L’ordinanza non è stata emessa contro il 5G in sé – dichiara il sindaco Migliorini – ma siamo in attesa di avere chiare disposizioni a riguardo dagli enti superiori nazionali e dall’agenzia regionale per la protezione ambientale”.

Mentre l’ordinanza di sospensione è in atto, si attende la replica della società Iliad e la decisione degli altri comuni della Marca Trevigiana, chi seguirà Asolo e chi invece considererà il 5G così comodo e fondamentale da assumersi il rischio di creare un serio problema.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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