“Un bacio ancora” al Museo Civico di Asolo: 52 opere da 42 artisti per raccontare la natura di un gesto intimo e immortale

Baci d’amore, baci d’affetto, baci dati con rabbia e mai dimenticati, baci religiosi, baci virtuali, baci sognati, ricordati e rimpianti: cinquantadue le opere esposte nella nuova mostra “Un bacio ancora”, inaugurata ieri, sabato 30 gennaio, al Museo Civico di Asolo.

Una mostra nata come omaggio alla storia di quest’atto intimo e universale, capace di creare un ponte tra le persone (o talvolta di distruggerlo): i curatori, Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion, spiegano che l’idea nasce durante il lockdown, quando i contatti umani si sono limitati allo sguardo, dalla lettura di “Storia del Bacio” di Kristoffer Nyrop, un volume scritto nel 1897 e dall’ispirazione dovuta al primo bacio della storia dell’arte, rappresentato da Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova.

L’interpretazione in chiave contemporanea dei quarantadue artisti, che da tutt’Italia sono accorsi a contribuire alla creazione di almeno un’opera, nella maggior parte dei casi originale, crea un mosaico di finestre su relazioni che spaziano dall’amore all’affetto, dalla passione carnale all’angoscia attraverso pittura, scultura, fotografia e arte digitale.

Da vedere anche l’opera posta sulla panchina appena fuori dall’ingresso del Museo Civico, che ritrae proprio la scena di un bacio.

Bisognava guardarsi dal pericolo di vedere nel bacio solo un “gesto”, un atto, un moto – spiega la curatrice Enrica Feltracco nel raccontare perché la scelta di coinvolgere artisti non omogenei – perché del bacio sono invece belli e terribili, e altrettanto reali, l’attesa, o il rimpianto, o l’assenza, e non è facile cogliere l’attimo «prima» quando si resta col fiato sospeso in bilico sul mondo”.


Tra gli artisti, già affermati nel mondo dell’arte, c’è chi ha una lunga esperienza di mostre ed esposizioni e chi invece ha vissuto più recentemente il proprio esordio: si distinguono, per esempio, Beatrice Testa, artista più giovane, e Severino Morlin, il più esperto, di 80 anni.

Le altre firme presenti sono Valentina Biasetti, Luca Bidoli, Greta Bisandola, Angelo Bordiga, Daniele Bozzano, Alessandra Carloni, Giacomo Carmagnola, Pierluca Cetera, Franz Chi, Marco Chiurato, conTESSA, Fabrizio Dusi, Eleonor, Lisa Eleuteri, Remigio Fabris, Nadia Fanelli, Laura Fortin, Daniele Fortuna, Tony Gallo, Giulietta Gheller, Ettore Greco, Leda Guerra, Giuseppe Inglese, Eleonora Manca, Claudio Magrassi, Corrado Marchese, Nico Mingozzi, Raffaele Minotto, Ciro Palumbo, Ioan Pilat, Davide Puma, Leo Ragno, Marco Rea, Emanuele Sartori, Alessandro Saturno, Silvia Scuderi, Andrea Tagliapietra, Pierantonio Tanzola, Elisabetta Vazzoler e Nicola Vinci.

“È una mostra emozionale che andrà al cuore di un “gesto” caro a tutti, soprattutto in questo periodo così delicato e complesso – spiega il sindaco Mauro Migliorini un momento che ha ridisegnato tutta la sfera dei contatti interpersonali, ogni intimità, ogni tradizionale espressione del corpo, quasi imponendoci un nuovo alfabeto gestuale molto più astratto, privo di quegli slanci così ricchi di significato tra cui il bacio è forse il più potente”.

“All’inizio di questo nuovo anno questa mostra vuole essere un messaggio di speranza, una luce nelle tenebre del periodo difficile che stiamo attraversando – spiega l’assessore alla cultura Gerardo Pessetto – perché il bacio è segno dell’Amore che vive, nonostante tutto, anche nei momenti più difficili della nostra Storia”.

Alla mostra, oltre a diversi artisti tra quelli che hanno contribuito all’esposizione, nel pomeriggio di ieri è arrivata anche una guest star d’eccellenza: l’attrice bassanese Francesca Cavallin.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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