Violenta tempesta in Comelico, si teme una nuova Vaia. Cia Veneto: “Rischio di danni ingenti in agricoltura”

Il maltempo ha colpito il Bellunese
Il maltempo ha colpito il Bellunese

Le immagini che arrivano nel tardo pomeriggio di ieri dal Comelico fanno paura: alberi spazzati via in pochi secondi dal vento che suggeriscono il ritorno di un’altra tempesta Vaia, si spera con conseguenze meno disastrose.

Il bollettino meteo della Regione aveva anticipato la possibilità di forti venti sulle Dolomiti ma la violenza ritratta nelle prime immagini dal Cadore coglie impreparati. La grandine è scesa a macchia di leopardo nel Bellunese e nell’Agordino che hanno riportato sdradicamenti di alberi e scoperchiamenti di tetti; ora il cielo nero sovrasta anche la Marca trevigiana con una temperatura esterna ancora pericolosamente alta.

A testimonianza dei danni riportati dal Cadore si segnalano gli aggiornamenti della Società Meteorologica Alpino Adriatica: “Un esteso sistema temporalesco dall’Alto Adige fino all’Austria centrale si è formato proprio a ridosso tra la massa d’aria africana che nei giorni scorsi ha fatto salire la quota dello zero termico ben oltre i 5000 metri e l’aria fresca atlantica che inizia a scendere di latitudine e che da domani sera avrà interessato ormai tutta l’Alpe Adria”.

A causa della tempesta che oggi ha interessato il Bellunese, la strada tra Auronzo e Misurina è rimasta temporaneamente interrotta in alcuni tratti a causa di alberi caduti. Si sono verificate anche interruzioni nell’erogazione di corrente nella zona alta di Misurina.

“Si temono danni ingenti al comparto agricolo bellunese a seguito degli eventi meteo avversi che si sono abbattuti oggi pomeriggio in buona parte della provincia”. Così il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini.

In attesa della prima conta (saranno necessari alcuni giorni per avere un ordine di grandezza), lo stesso Passarini rileva che “oggi sempre di più l’imprenditore agricolo lavora come in un pronto soccorso, ovvero interviene direttamente sul campo per tentare di salvare il salvabile allorché accadono tali eventi”. Fra gli effetti nefasti dell’emergenza climatica in atto, aggiunge, “sono da annoverare queste vere e proprie tempeste perfette, che dove colpiscono distruggono tutto: in pochi minuti svanisce il lavoro di un’intera stagione”.

“Alle Istituzioni – conclude – chiediamo una vicinanza concreta, pure con adeguati sostegni economici, in un momento oggettivamente difficile per il settore, sia bellunese che veneto”.

Nella Marca è arrivata, in alcuni comprensori, anche la temuta grandine. Grossa quella caduta nell’Asolano (foto sotto).

La pioggia è arrivata anche nel Quartier del Piave: a Pieve di Soligo gli operatori di “Pieve di Sera” hanno a lungo incrociato le dita e consultato le previsioni meteo dai loro smartphone in vista degli spettacoli e intrattenimenti previsti questa sera in centro città. Poco prima delle 20 il sole è tornato a fare capolino sulla zona.

Dopo le piogge, a Pieve di Soligo fanno capolino il sole e un timido arcobaleno

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(Foto: Facebook Meteo Bassano Pedemontana e Gianpaolo Bottacin).
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