2340 abitanti: indice demografico in crescita in paese. Il sindaco Mares: “Serve linfa nuova per la vita di comunità”

Il dato raccolto dall’ufficio anagrafe del Comune di Castelcucco mostra buone notizie: il numero dei residenti è in crescita. Dai 2289 dell’anno scorso, l’indicatore tocca oggi i 2340: l’oscillazione, che da diversi anni non era così accentuata, potrebbe essere il segnale di una ripresa della piccola comunità, dove in effetti molte famiglie giovani scelgono di andare a vivere. Il mercato immobiliare, dopo il duro biennio trascorso, ha ricominciato a muoversi e a Castelcucco le proposte di appartamenti in affitto tendono a dare soddisfazioni e rendite costanti.

“Sono molto contento della situazione – afferma il sindaco Paolo Mares -, la tendenza alla denatalità durante il Covid, unita purtroppo all’aumento della mortalità tra gli anziani, ha lasciato finalmente spazio a una ripresa. Castelcucco ha trascorso fasi pandemiche molto diverse tra loro: prima, nel 2020, era quasi una presunta oasi d’immunità, poi nel 2021 ha dovuto effettuare lo screening totale di tutto il paese. Oggi questi dati, con circa 24 nuovi nati, ci mostrano una certa vivacità in paese e ci fanno ben sperare”. 

I “nuovi” residenti di Castelcucco non fanno di cognome soltanto Reginato, Signor e Perizzolo: il paese viene scelto anche da chi è originario di altri paesi della zona, in quanto forse il mercato immobiliare consente una maggiore scelta anche a chi non vuole accontentarsi degli spazi di un appartamento e cerca la fantomatica “villetta a schiera di testa”. “È un paese tranquillo dove si vive bene – continua il sindaco – e le nuove costruzioni residenziali in corso d’opera mi fanno pensare che le infrastrutture di Castelcucco siano reputate perlomeno sufficienti o con prospettive di sviluppo. Cerchiamo di promuovere una nuova edilizia di qualità, per mantenere anche la qualità dei servizi”.

I residenti da soli, però, non fanno una comunità e questo è un tema sul quale l’amministrazione vorrebbe lavorare: “Ci fa piacere che queste new entry utilizzino i nostri servizi, ma è importante anche che diano un contributo come comunità – specifica Mares -. Abbiamo cercato e cercheremo ancora di coinvolgerle nell’associazionismo, dando nuova linfa vitale alle manifestazioni che vivono grazie all’impegno dei veterani e pochi determinatissimi giovani. All’ultima camminata tra gli Ulivi ho chiamato io le famiglie, chiedendo se volessero partecipare all’evento. Ha funzionato abbastanza bene. Continueremo a provare a coinvolgere le famiglie giovani nella vita di comunità”. 

A minare parzialmente la serenità del paese, come quella di qualsiasi altro Comune nei dintorni, è la questione dei furti, che rende meno appetibile l’idea di vivere “al piano terra”. “Francamente non mi era mai capitato in vita mia di vivere una situazione del genere – commenta il sindaco -. Non solo a Castelcucco, ma ovunque. In passato succedeva che passava la solita banda che faceva razzia in qualche villetta e poi magari veniva beccata, ma credo che oggi la situazione sia più complessa. Oggi di fatti così ne succedono ovunque e ogni giorno: non credo che la stessa banda possa essere sia in questa zona che, per esempio, poco dopo a Farra di Soligo. Ci sono famiglie che non si muovono più di casa assieme, per non lasciarla sola. Sicuramente dovremmo dotarci di più varchi di videosorveglianza e, come dicevamo, di una maggiore collaborazione tra i cittadini”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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