Lockdown da Covid 19: la Grisport di Castelcucco reagisce. Il titolare: “Dispiace vedere la fabbrica vuota”

Il perdurare del lockdown legato al Covid-19 e il conseguente danno all’economia hanno coinvolto anche una delle aziende leader del settore calzaturiero, rallentata comunque da una oculata gestione della ditta, che ha evitato danni peggiori.

Parliamo della Grisport: azienda leader nel settore, specializzata nelle produzione di scarpe da trekking e per il tempo libero.

La ditta di Castelcucco, che ha festeggiato nell’aprile di due anni fa i 40 anni di attività, ha dovuto “congelare” la produzione ai primi giorni dello scorso mese di marzo, anche se nel frattempo ha potuto spedire le scorte da inviare all’estero, alle ditte più grosse a livello mondiale.

“Ho scritto al prefetto se potevo spedire il carico, ma non ho avuto risposta. – afferma Graziano Grigolato, titolare con il fratello Mario dell’azienda pedemontana – Un silenzio-assenso che mi ha consentito comunque di spedire una decina di carichi, richiesti a più riprese in tutta Europa”.

“Nel contempo però questa grave emergenza sanitaria ha portato al fallimento di ben 40 ditte in Italia, mentre in Olanda la situazione è ancora peggiore”, precisa Graziano Grigolato.

E poi non bisogna dimenticare la disperazione dei rappresentanti: questo virus sta causando danni maggiori di una guerra o di una bomba atomica”, è il pensiero del titolare della Grisport, che non manca di lanciare un frecciata al Governo sui mancati arrivi della cassa integrazione ai lavoratori: “Come azienda abbiamo anticipato le due mensilità ai nostri 280 dipendenti, ma dallo Stato non si è visto ancora niente”.

Al grosso potenziale di risorse umane operative nello stabilimento di Castelcucco si aggiungono gli oltre 3 mila dipendenti in Romania, dove gli operai hanno già avuto gli ammortizzatori sociali, in Ucraina, dove soltanto la metà delle ditte lavora, mentre in Tunisia la produzione è ancora chiusa.

Una situazione decisamente preoccupante visto che, per quanto concerne le consegne dei prodotti che escono dallo stabilimento trevigiano, il 35 percento viene distribuito in Italia e il restante 65 percento all’estero.

Al di là di questa grave crisi, in questo momento la situazione economica della Grisport, grazie soprattutto a una gestione societaria indirizzata al risparmio, non ha subito grosse ripercussioni.

“Al momento non si è ancora capito quando si potrà riprendere la produzione. Nelle due sole volte che sono andato in fabbrica in questi 50 giorni per controllare la sanificazione dei reparti, mi è venuto il magone, vedendo la fabbrica vuota”, confessa in chiusura Grigolato.

La Grisport, fondata artigianalmente nel 1977 da Graziano e Mario Grigolato, si è sviluppata in tutti questi anni puntando su tecnologie all’avanguardia in fatto di innovazione e ricerca, collezionando oltre 5 mila modelli di calzature e rappresenta tra gli esempi più in vista del made in Italy nel mondo.

(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Grisport).
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