Medaglia oro al concorso nazionale per il rosso “Recantina” dell’azienda Colmello Pat del Colmel di Castelcucco

Medaglia d’oro a livello nazionale per il Recatina Rosso Doc Montello Colli Asolani dell’Azienda Agrituristica “Colmello Pat del Colmel” di Castelcucco e medaglia d’argento per il bianco frizzante Prosecco. Si aggiungono così nuove pergamene alla parete già decorata dai numerosi riconoscimenti ottenuti in tanti anni di attività.

L’attestato è stato consegnato al Vinoway Wine Selection, evento definito il più glamour del mondo del vino, tenutosi al The Nicolaus Hotel a Bari. Un premio frutto di uno straordinario lavoro che testimonia l’amore per la propria terra che guida l’azienda da ben quattro generazioni.

Una prima valutazione dei 4 mila vini in concorso, in rappresentanza di 156 aziende vinicole italiane, è stata curata dalle rispettive regioni di appartenenza, in vista della fase finale. Per superare questa prima valutazione, il punteggio finale assegnato dalla giuria doveva superare l’88%.

Il merito di questa vittoria appartiene a Lino Forner, al figlio Matteo e la moglie Gabriella gestori dell’Azienda Agricola il Comello che hanno riscoperto un vitigno autoctono a rischio estinzione da cui è nata la Recantina.

matteo pat del comlmel

Iscritto all’Albo Nazionale dei vitigni nel 2007, nel 2011 si è assicurato anche la denominazione Doc Montello e Colli Asolani. Un vecchio vitigno famoso ancora ai tempi della Serenissima non solo per le sue qualità organolettiche, ma anche per la sua lunga conservazione nei lunghi viaggi di trasferimento nelle navi.

Un vino fermo, dal colore rosso rubino fruttato e dal carico intenso, che ha bisogno di un lungo invecchiamento (dai 3 ai 4 anni) in botti di rovere, e sei mesi di affinamento in bottiglia.

Una produzione che si aggira sulle 10 mila bottiglie all’anno, che vanno a sommarsi alla produzione degli altri vini dell’Azienda Colmello, dal merlot al cabernet, dal prosecco allo chardonnay, per una produzione complessiva annua di 500-600 mila ettolitri.

La Regione Veneto, oltretutto, nell’iniziativa per la riscoperta dei vecchi vitigni ha inserito la “Recantina”, dopo aver testato il Dna della vite, coltivata da almeno 400 anni nel trevigiano, scomparsa agli inizi del novecento e recuperata dopo un lungo lavoro di ricerca.

Ma non è la prima volta che la Recantina ha ottenuto premi prestigiosi: un altro riconoscimento era stato ritirato dall’Amministrazione Comunale di Castelcucco due anni fa, in occasione del “Premio Città del Vino” nell’ambito del Concorso Enologico Internazionale “La selezione del sindaco” che si è tenuto a Canelli nell’astigiano, promuovendo Castelcucco come la “Città del Vino”.

Alla medaglia d’oro assegnata alla Recantina, si aggiunge il “bis” con la medaglia d’argento al bianco frizzante, “Prosecco” del Pat del Comel, all’evento barese patrocinato dal presidente mondiale Assoenologi Riccardo Cotarella.

Un attività vitivinicola, dunque, quella della dinastia dei Forner, che viene portata avanti da ben quattro generazioni nella zona dei colli asolani, vocati alla viticoltura, che da anni è presente nella guida “Quattrocalici” tra le realtà più importanti della Marca Trevigiana.

(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Il Colmello).
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