Donato un nuovo macchinario alla Rianimazione: favorirà le prognosi dei pazienti in terapia intensiva

Parlando in termini tecnici si tratta di un sistema di neuro monitoraggio intraoperatorio “C2 Xplore” e consente di tenere sotto controllo le funzioni celebrali del paziente durante un’operazione o mentre è in coma. 

Il nuovo macchinario in dotazione al reparto di Anestesia e Rianimazione del Ca’ Foncello di Treviso è il frutto di una gara di solidarietà che si prolunga da anni e che ha unito l‘associazione A.L.I.R. Fabio Fabris e una serie di partner pubblici e privati

“La tecnologia acquistata ci permette di monitorare l’attività celebrare del paziente: durante l’operazione assicura al medico di lavorare senza alterare le parti del cervello che mantengono indenni le loro funzioni e, in caso di coma, di ottenere in tempi rapidi indicazioni sulla prognosi – ha spiegato stamani il direttore dell’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione di Treviso Paolo Zanatta nell’ambito della presentazione del nuovo macchinario al Ca’ Foncello – Già nelle prime fasi di ricovero dunque si è in grado di stabilire se il paziente si risveglierà, e se o meno tornerà alle sue normali attività, questo a beneficio della cura che si offre alla persona e delle aspettative della famiglia”. 

Il dottor Paolo Zanatta

Non ha nascosto l’emozione questa mattina il dottor Guido Dall’Acqua dell’equipe del dottor Zanatta, mostrando il lato profondamente umano del medico in prima linea che quotidianamente deve confrontarsi con i cari dei pazienti ricoverati in rianimazione. “Questo strumento aggiunge un ulteriore tassello nella strada della malattia in cui ogni giorno accompagniamo i pazienti e i loro familiari” ha commentato Dall’Aqua che in questo ultimo anno si è offerto da “mediatore” fra il reparto ospedaliero e i vari attori coinvolti nella donazione. 

Intervista al dottor Dall’Acqua – Video di Rossana Santolin

“A tutti coloro che hanno partecipato a questa gara di solidarietà, aziende, associazioni, enti pubblici e privati, tramite A.L.I.R. Fabio Fabris, permettendo così l’acquisto di questa nuova importante strumentazione, va un ringraziamento davvero di cuore. Ancora una volta il nostro territorio conferma la propria generosità e la vicinanza all’Ulss 2”: così Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria.

Intervista al direttore generale Benazzi – Video di Rossana Santolin

“L’apparecchiatura donata andrà a integrare quella già in dotazione al reparto di Anestesia e Rianimazione di Treviso e sarà utile per la registrazione dei segnali elettrofisiologici e la stimolazione dei tessuti nervosi e muscolari delle persone in stato di coma ricoverate nelle nostre Terapie intensive. Utilizzando questi macchinari è possibile ottenere una valutazione elettrica spontanea ed evocata del sistema nervoso per conoscere l’entità del danno neurologico della persona. Ciò permette di ottimizzare le terapie e migliorare il percorso di cura, anticipando anche le aspettative della famiglia e del paziente stesso al fine di garantire la miglior qualità di vita possibile: una strumentazione, quindi, che aumenterà ulteriormente il livello di assistenza fornita ai nostri pazienti”, ha concluso il direttore. 

Il dottor Guido Dall’Acqua

Presente stamani alla conferenza che ha ufficializzato l’arrivo del macchinario al nosocomio del capoluogo anche il vicesindaco Alessandro Manera: “Ringrazio tutti i partner coinvolti in questa donazione che arriva a ridosso del trasferimento nella nuova Cittadella della Salute – ha commentato – una struttura che a me piace immaginare come una ‘scatola’ che anche grazie alla generosità delle persone, in questo caso aziende, enti pubblici e associazioni, si sta riempiendo man mano di tecnologie sempre più all’avanguardia che salvano la vita“. 

Il progetto, nato cinque anni fa e poi arenatosi a causa della pandemia, sì è concretizzato solo nel 2023 grazie alla sostanziosa cifra donata dall’azienda casearia “Nonno Nanni” di Giavera del Montello per un totale di 35mila euro che ha permesso di arrivare ai 50mila necessari per l’acquisto di due “C2 Xplore”. 

“Questi macchinari, per i reparti di Terapia Intensiva e Rianimazione, erano da tempo desiderati dai professionisti sanitari per migliorare l’assistenza fornita ai pazienti e siamo molto orgogliosi di essere riusciti a raggiungere questo importante obiettivo” – ha spiegato la presidente dell’associazione A.L.I.R. Fabio Fabris Marina Cavanna – Tra i sostenitori di questo nobile sforzo, vogliamo ricordare e ringraziare il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldanl’allora sindaco di Cison di Valmarino Cristina Pin, il parroco di Santa Maria Maddalena, don Gianni De Simon, il Coro Bosco del Respiro, l’azienda Cantina 47 Anno Domini, i pittori Vittorino Morari e Liana Calzavara e tutti i membri dell’associazione A.L.I.R. Fabio Fabris O.D.V.”

La sala convegni del Ca’ Foncello gremita

“Oggi è una giornata speciale – ha commentato il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan presente stamani al Ca’ Foncello -: dopo cinque anni, non facili, si corona un sogno. Aver sostenuto e incentivato questa raccolta fondi per macchinari specifici per il reparto di Anestesia e Rianimazionedell’ospedale di Treviso ci rende e mi rende orgoglioso della scelta operata ancora nel precedente mandato. Ritengo che quella operata all’epoca sia una buona pratica e ancora attualissima. Sostenere azioni sociali, dedicando un euro a cittadino, costa poco alle amministrazioni ma permettere di raggiungere risultati significativi e a vantaggio di tutti”. 

“Uno degli impegni di Nonno Nanni è quello di supportare le comunità del nostro territorio – ha affermato Alessandro Lazzarin, amministratore delegato dell’azienda di Giavera del Montello – Per questo quando siamo venuti a conoscenza di questo importante progetto abbiamo voluto dare il nostro contributo: ci sono voluti appena cinque minuti per dare una risposta affermativa al dottor Dall’Acqua e a Marina Cavanna. Da sempre Nonno Nanni si impegna costantemente a sostenere iniziative volte al benessere e alla salute della cittadinanza veneta e questa donazione rappresenta solo uno degli sforzi concreti che, come azienda, compiamo per aiutare la nostra terra d’origine”. 

(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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