“Dopo gli aumenti, Mom lascia a piedi gli studenti”: lo sfogo di una mamma nel secondo giorno di scuola e la replica dell’azienda

Venerdì sciopero nazionale degli autoferrotranvieri: Mom ha comunicato le corse garantite


È solo il secondo giorno di scuola e le corriere del trasporto pubblico locale di Mom (Mobilità di Marca) sono già colme di studenti, al punto da lasciare alcuni ragazzi a piedi. Non solo: gli aumenti degli abbonamenti al 20% non avrebbero portato a un aumento delle fermate ma anzi a un taglio netto. Sono questi alcuni dei punti lamentati oggi giovedì da una mamma di Follina che ha visto suo figlio lasciato a piedi alla fermata della linea 121 Cison di Valmarino – Valdobbiadene.

“La corriera è rotta”

“Questa mattina la corriera delle 6.50 non è proprio passata – racconta la mamma -. Ho dovuto spostare degli impegni di lavoro per portare alcuni di questi tanti ragazzi, rimasti a piedi, da Cison di Valmarino fino a Valdobbiadene a scuola – continua -. La corriera successiva è alle 8.30, non ce n’è un’altra nell’arco di poco tempo, quindi i ragazzi a prescindere perderanno la prima ora. Questa mattina è andata bene perché ho potuto spostare degli appuntamenti, ma se un domani non potessi? Il ragazzo deve saltare scuola anche perché, se non sono a casa, non posso firmargli, dato che è minorenne, l’ingresso alla seconda ora.

Ho chiamato l’ufficio informazioni della Mom questa mattina spiegando quello che era successo e mi hanno risposto che ‘la corriera è rotta’ – aggiunge -. Ho chiesto loro perché, data l’esistenza di un’applicazione loro, non potessero inviare una notifica in cui ci avvertono della mancanza della corsa. È normale che una corriera si possa rompere, ma dovrebbero avere quelle di scorta. Io pago un servizio che non mi viene fornito. Domani mi hanno riferito che la corsa ‘teoricamente ci sarà’, e cosa devo fare? Aspettare con mio figlio per vedere se arriverà tralasciando il mio lavoro?”.

“Nella nostra quotidianità è un problema”

“Dopo gli aumenti mensili dell’abbonamento al 20% (da 56 a 67 euro), hanno ridotto la corsa – spiega la mamma -. Se mio figlio esce alle 12.00 da scuola, prende la corriera alle 12.40 che da quest’anno finisce la sua corsa a Follina circa alle 13.10, quando noi abitiamo a Valmareno. Se io non sono a casa, dovrebbe poi aspettare fino alle 13.40 la 117 per poter fare 3 km per arrivare a casa. Rispetto all’anno scorso, mi hanno tolto un servizio. Se mio figlio finisce alle 13.15, prende la corriera alle 13.35 che è talmente piena che a volte resta a piedi e deve prendere quella delle 14.10. E’ assurdo che ci vogliano 2 ore per fare 12 chilometri.

Un problema che si rifletterebbe anche nelle passioni pomeridiane dei ragazzi: “L’anno scorso, spesso, mio figlio, finita scuola, non poteva prendere la prima corriera perché era troppo piena. Prendendo quella dopo, arrivava in ritardo o non poteva proprio andare agli allenamenti di basket. Nella nostra quotidianità è un problema” aggiunge.

I disagi non riguarderebbero solo le famiglie e gli alunni, ma anche gli autisti: “Parlando con alcuni di loro, mi hanno riferito di aver chiesto all’ente di lasciare alcune corriere in deposito a Valdobbiadene in caso di necessità, ma restano tutte a Treviso. Inoltre mi riferiscono che mancano autisti e, di quelli che ci sono, due sono malati. Stanno facendo i doppi turni per riuscire a colmare le mancanze” prosegue la mamma.

“Aggiungendo all’ufficio informazioni della Mom il problema della riduzione delle corse, che non si sposa con l’aumento dei costi – conclude – mi hanno risposto che ‘non posso lamentarmi perché gli orari e il numero delle corse erano stati appesi’ aggiungendo che ‘non è vero che gli alunni restano a piedi’. È un servizio pubblico che paghiamo ma con cui abbiamo tanti problemi che non trovano una reale risposta e soluzione concreta. Non abbiamo un “Piano B”, l’unica cosa che potremmo fare è non pagare più l’abbonamento e al massimo saldare la multa: risparmieremmo”.

Anche all’inizio dello scorso anno scolastico in Vallata emersero proteste per il servizio di trasporto pubblico dedicato in particolare agli studenti.

La replica di MOM

A stretto giro è arrivata la replica di MOM: “L’azienda sta verificando eventuali criticità e apportando i correttivi possibili attraverso un sistema di controlli che vede impegnata massivamente la forza lavoro MOM, i responsabili del movimento per area, il servizio di controlleria e gli assistenti alla clientela. Ricordiamo che l’esercizio invernale con i suoi orari è stato pubblicato ad inizio agosto. L’organizzazione dei servizi di trasporto pubblico, in tutte le realtà italiane, non è modificabile per rispondere alle esigenze quotidiane di variazioni orari di ingresso e uscita degli istituti. Nella fascia oraria dopo le 12, per effetto delle uscite anticipate, sono in campo tutti i rinforzi possibili procedendo con priorità. Laddove non sia possibile soddisfare tutte le esigenze in orari non previsti, è quindi opportuno attendere il servizio come da orario programmato e pubblicato. La situazione appare transitoria e legata all’introduzione di orari definitivi e scaglionati da parte delle scuole, tutto entrerà come sempre a regime tra qualche settimana. Ricordiamo anche che, per migliorare la qualità dei servizi, è sempre consigliato fare una segnalazione ufficiale tramite il sito dell’azienda: https://mobilitadimarca.it/p/assistenza“.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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