Giovani e volontariato, parte il progetto “A.G.I.R.E”: azioni mirate per far incontrare i due mondi

I partners del progetto insieme all’assessore Caldart e alla consigliera Brescacin


È stato presentato oggi venerdì, nella sede del Coordinamento Volontariato Sinistra Piave Odv di Vittorio Veneto, il progetto A.G.I.R.E. (Attivare i Giovani ed includerli nel lavoro di Rete degli Ets). 

Il volontariato ha una valenza educativa e sociale di vitale importanza e, nel caso dei giovani, rappresenta un’opportunità di crescita personale e uno strumento di formazione umana e professionale. Per i giovani l’offerta è varia, ma serve un lavoro costante e capillare di diffusione della cultura del volontariato che possa garantire il ricambio e il dialogo intergenerazionale. Per mantenere vivi i valori che sono alla base del volontariato, è fondamentale l’educazione alla cittadinanza e la  scuola è il luogo per eccellenza in cui una comunità educante, consapevole e articolata, può innescare processi socioculturali generativi.

Oliviero Beni, Giovanni Sollima e Andrea Forest

In questo contesto nasce il progetto A.G.I.R.E. Partito oggi e con la durata di 11 mesi,  l’iniziativa ha come obiettivo quello di consolidare un modello di promozione del volontariato che favorisca un maggiore coinvolgimento dei giovani e vedrà la partecipazione di oltre mille gli studenti di scuola superiore. I progetti coinvolgeranno le scuole e le associazioni dei Comuni di Conegliano Pieve di Soligo, Vittorio Veneto, Codognè, Mareno di Piave, Cison di Valmarino, Tarzo e Cordignano.

“Il volontariato soffre del non ricambio generazionale e della difficoltà di coinvolgere i giovani – afferma Giovanni Sollima, presidente del Coordinamento Volontariato Sinistra Piave Odv – . Il volontariato giovanile è un pilastro fondamentale per lo sviluppo individuale e la costruzione di comunità solidali. Incoraggiare i giovani all’impegno volontario non solo nutre la loro crescita personale, ma contribuisce anche a coltivare una società più inclusiva, solidale e consapevole”.

“Tra le forme di partecipazione per la costruzione del ‘bene comune’ c’è certamente il volontariato: senza di esso perderebbe consistenza l’anima delle nostre comunità – afferma don Andrea Forest, direttore di Caritas diocesane e presidente di Fondazione Caritas Vittorio Veneto onlus -. Di fronte a una cultura oggi tendenzialmente individualista, in cui c’è poco spazio per la gratuità e per il servizio agli altri, puntare sul volontariato è investire sul futuro e sulla dimensione ‘umana’ della nostra società. L’obiettivo del progetto è quello di intercettare i giovani sul tema del volontariato. 

La peculiarità del progetto – continua Forest – è che diventa una forma di interazione e di agire insieme con enti del terzo settore che siedono nel tavolo Welfare di comunità. Una sinergia tra enti intermedi per mettere l’accento sul volontariato che sostiene un territorio. Il veicolo, attraverso cui far passare l’importanza del volontariato, è la presenza capillare nelle scuole. La possibilità di far entrare la cultura del volontariato alle elementari e medie per un investimento sul futuro, è fondamentale”. 

Gli enti e i cittadini presenti 

Il progetto coinvolgerà 50 classi (circa 1.100 studenti) e almeno 10 insegnanti delle scuole superiori, attraverso incontri in aula di sensibilizzazione sul tema del volontariato, della cittadinanza attiva e dell’Agenda 2023 per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030). La proposta mira a sopportare i ragazzi nel mettersi in gioco, con il proprio bagaglio personale e di competenze, contribuendo a sviluppare responsabilità, autonomia e senso di empatia verso l’altro, portando i giovani a diventare cittadini attivi della loro comunità. 

Attraverso la compilazione di un questionario, gli studenti potranno manifestare interesse a dedicare una parte del proprio tempo libero a favore della comunità. Il progetto intende attivare almeno 50 giovani ed è previsto che ognuno svolga 20 ore di servizio. Giovani volontari potranno ricevere un rimborso spese di massimo 40 euro, per favorire l’adesione anche dei ragazzi che non hanno molte possibilità economiche, e saranno accompagnati e supportati dai volontari “senior” (circa 37) per favorire il dialogo intergenerazionale. 

“Il progetto nasce dalla volontà di sollecitare i giovani all’impegno nel volontariato, al farsi carico dei bisogni della comunità – afferma Oliviero Beni, vicepresidente di Fondazione di Comunità della Sinistra Piave Ets -. Spesso si tende ad additare i ragazzi come svogliati, disinteressati, lontani da certe tematiche, ma se manca il dialogo con questi giovani e non si dà loro la possibilità di esprimersi, di dire la loro, di che idea hanno loro di volontariato, se ci (a noi adulti) manca la capacità di ascoltarli, non si stimola il coinvolgimento. Quindi è fondamentale agire, appunto, per sopperire a queste nostre mancanze e per innescare un cambiamento. 

Un progetto nel quale non potevamo mancare con un rapporto di cofinanziamento, rafforzando il sistema di welfare di comunità secondo la diffusione della cultura del volontariato. Dobbiamo metterci in ascolto delle proposte dei giovani per sviluppare l’impegno del volontariato che non deve venir meno e che oggi soffre a carattere anagrafico. Un progetto questo che dà la possibilità ai giovani di dialogare, di esprimersi ed acquisire esperienza” conclude Beni.

Ad essere presente anche l’assessore alla Politiche sociali Antonella Caldart: “I grandi cambiamenti nascono sempre da idee semplici. In questo caso l’idea è di dare la possibilità ai giovani di diventare cittadini attivi, crescendo con la consapevolezza di essere parte di una comunità che daremo loro in mano. Ai giovani manca la possibilità di agire, da cittadini, nella comunità. Oggi le associazioni di volontariato subiscono la mancanza di nuovi giovani che portano avanti queste realtà. Senza il mondo del volontariato, nessuno riuscirebbe a mantenere in piedi la nostra società così com’è oggi. È essenziale avere tutte queste associazioni che a puzzle ci mantengono in una situazione di controllo del benessere sociale“. 

A complimentarsi per il progetto è stata anche la consigliera regionale Sonia Brescacin: “Avete steso un bellissimo progetto: di 200 domande che ci sono arrivate in Regione, ne abbiamo scelto 62. Siamo in un momento di grande cambiamento e i giovani oggi hanno davanti un mondo che cambia velocemente. I giovani hanno grandi opportunità e il compito degli adulti è quello di creare le giuste condizioni per far prendere loro le strade più giuste, sulla base delle nostre esperienze. Cambia anche il modo di fare volontariato e il nostro compito è quello di adeguare la nostra azione con le vie del futuro”.

Le attività che i ragazzi potranno realizzare, sempre in compagnia dei volontari operatori delle associazioni, potranno essere di supporto a persone in condizione di fragilità o disagio sociale che lavorano o svolgono attività di tirocinio formativo nei laboratori di cucina, falegnameria, cucito e tessitura alla Casa dello Studente di Vittorio Veneto; attività di recupero di eccedenze alimentari e di distribuzione di generi alimentari nell’Emporio Solidale e i banchi alimentari (Tarzo e Pieve di Soligo) dell’associazione San Vincenzo de Paoli di Vittorio Veneto, nonché in alcuni dei Centri di ascolto Caritas; attività ludiche, educative e di socializzazione a favore dei minori ospiti nelle Comunità alloggio dell’associazione La Porta; attività ludiche e di socializzazione, di accompagnamento all’indipendenza e l’autonomia a favore delle persone con disabilità e le loro famiglie realizzate da Anffas; attività di teatro, di socializzazione e di sensibilizzazione a favore del benessere psicologico delle persone, nell’ambito della salute mentale, organizzate dall’associazione Psiche 2000; attività di agricoltura sociale, con metodo di produzione biologico, della cooperativa Terramica e tirocini formativi o di orientamento a favore di minori a rischio o in situazione di dispersione scolastica.

Il progetto A.G.I.R.E. è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la Regione Veneto con il bando “Progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato, organizzazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore, in attuazione all’accordo di programma 2022-2024. DGR n. 480 del 26 aprile 2023”.  

Il progetto vede coinvolti sette partner: Volontariato Sinistra Piave Odv in qualità di capofila, Fondazione Caritas Vittorio Veneto, Psiche 2000, Anffas Sinistra Piave aps, associazione La Porta onlus, società San Vincenzo de Paoli consiglio centrale di Vittorio Veneto odv e Fondazione di Comunità della Sinistra Piave ets; con la collaborazione gratuita di Caritas diocesana di Vittorio Veneto e cooperativa sociale Terramica: e la partecipazione della cooperativa sociale Itaca in quanto soggetto gestore del servizio Operativa di Comunità dell’Uls2.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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