Una vita dedicata all’amore e al sacrificio, fondata su valori e sani principi che ormai sembrano andati perduti.
Ieri, venerdì 26 febbraio, Gemma Furlan di Codognè ha spento ben cento candeline circondata dall’affetto dei familiari.
Gemma sorella di sei fratelli e sorelle: Antonio, Placido, Giovanni, Emma, Maria e Carmela fin da piccola dovette affrontare il primo, grande dolore, (a soli 5 anni) la perdita della madre, in un periodo circondato da guerra e situazioni di vita modeste.
Ma lei non si è mai persa d’anima e, ancora giovane, viaggiò in giro per l’Italia trovando lavoro come cameriera a Pesaro e poi a Pontedera, in un locale di proprietà della storica famiglia della Piaggio.
Successivamente, nel corso degli anni, ha lavorato sempre come cameriera a Biella, in Piemonte.
Una vita costellata dunque da ricordi belli e brutti che siano che l’hanno fatta arrivare alla veneranda e invidiabile età di 100 anni.
Nonostante qualche acciacco, i 100 anni di Gemma, che vive nella stessa casa del figlio Paolo, con la sua energia e voglia di vivere sono un inno alla vita, a non mollare mai, soprattutto in questo periodo duro e difficile.
Sono arrivati anche gli auguri da parte di diverse autorità, a partire dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ieri, in occasione della consueta diretta Facebook sulla situazione epidemiologica in Regione, ha voluto congratularsi con Gemma per il raggiungimento di questo traguardo d’età.
Anche il sindaco di Codognè Lisa Tommasella ha voluto donare un omaggio floreale all’anziana.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione della famiglia Furlan).
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