Codognè, la lettera del sindaco Tomasella a 500 aziende: “Controllate i lavoratori al rientro dall’estero”

Non fa sconti a nessuno e parte determinata Lisa Tommasella, sindaco di Codognè che senza perdere tempo ha inviato a 500 aziende del territorio altrettante pec per esortare i datori di lavoro a sensibilizzare i lavoratori in rientro dalle ferie a sottoporsi agli screening necessari, gratuiti e obbligatori per legge.

“Molti dei lavoratori in rientro dalle ferie hanno soggiornato in Paesi esteri dove il virus è ancora virulento e paragonabile alla nostra situazione a marzo. Non si tratta di essere discriminatori nei confronti di nessuno – continua Tommasella -, ma semplicemente prendere atto dei dati che ci fornisce la società scientifica con cui ci aggiornano costantemente le autorità sanitarie regionali – Due sono i problemi per il nostro territorio in questo momento: operai di origine estera che possono essere rientrati ai loro paesi durante la pausa estiva”.

Questi hanno l’obbligo – prosegue – e il dovere morale di fare il tampone, a maggior ragione se rientrano dai Balcani dove il ceppo del virus è molto pericoloso. Il lavoro è un diritto di tutti, chi lavora è benvenuto nei nostri paesi, ma non deve mettere a rischio la nostra salute“.

Il secondo problema è il lavoro in nero: “Queste persone sono dei fantasmi per noi amministratori, ci sono ma non sappiamo chi siano e dove si trovino”.

Durante e dopo le vendemmie dello scorso anno si ricordano le ondate di furti indiscriminati da parte di bande ben organizzate che agivano al calar del sole e hanno seminato il panico tra la gente con le loro incursioni. Il pericolo che si aggiunge oggi è quello che con i loro raid, se positivi al Covid possano portare all’interno delle case il virus.

L’invito che il primo cittadino fa a coloro che assumeranno gli stagionali, è quello di censirli entro le 24 ore presso le autorità di pubblica sicurezza e in Comune ad evitare che si ripetano i fenomeni dell’anno scorso. Gran parte dei furti sono stati attribuiti a una microcriminalità “pendolare” un mordi e fuggi che ha tenuto sotto scacco interi paesi per settimane e che non devono assolutamente ripetersi.

La lettera del sindaco pare sia stata molto apprezzata :” Grazie alle informazioni contenute in questa lettera alcuni titolari mi hanno messo al corrente che si sono rivolti come da indicazioni individuando per tempo i casi positivi tra i loro dipendenti prima che rientrassero al lavoro”.

(Fonte e foto: Pio Dal Cin © Qdpnews.it).
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