Ex Caserma Maset, tra passato e futuro: centinaia di commilitoni nel sito che diventerà casa di riposo e di comunità

Il quinto raduno degli ex commilitoni della caserma P. Maset di Codognè

Ieri, giovedì, ha avuto luogo il quinto raduno degli ex commilitoni della caserma P. Maset di Codognè.

All’evento erano presenti circa un centinaio di persone.

Negli spazi dell’ex presidio verrà ricavato il museo della caserma, con cimeli, oggetti e documenti inerenti l’epoca in cui la caserma era in attività ed era una delle più importanti del Veneto.

A portare il saluto al raduno è stato il sindaco di Codognè Lisa Tommasella: “È sempre bello e commovente partecipare a questa iniziativa, – afferma – è molto sentita e partecipata dagli ex commilitoni ed è molto interessante ascoltare i loro ricordi quando hanno vissuto qui”.

“Per me è un onore sentire quanto quegli anni siano stati fondamentali per la loro crescita personale e quanto sono legati al nostro Comune, anche se piccolo. – precisa – Il sito della caserma Maset è stato fondamentale negli anni 70 e 80 e per lo sviluppo del nostro paese. Ricordiamo che a Codognè sono passati milioni di giovani che oggi vivono in diverse regioni d’Italia e continuano ad aver in mente il nostro piccolo Comune”.

Parallelamente all’ex caserma si pensa al futuro: stanno proseguendo infatti i lavori per realizzare nell’ex caserma una casa di riposo.

Il sito è stato acquistato da Namira sgr in partnership con Numeria Sgr di Treviso con un investimento sui 12 milioni di euro circa. Nell’ex base Nato infine verrà realizzata la casa di comunità a cura dell’Ulss 2.

“Ancora oggi questo sito è strategico per quello che sarà il futuro sviluppo del Comune, – spiega il primo cittadino di Codognè – come noto, abbiamo in programma di realizzare la cittadella della salute, la casa di riposo e a breve l’Ulss 2 costruirà la casa di comunità che servirà un bacino di 40mila residenti da Mareno di Piave fino a Gaiarine“.

“Ci sarà inoltre la possibilità di avviare e realizzare una bellissima cittadella dello sport che gioverà anche di un bosco urbano dove, al suo interno, oltre a salvaguardare il corridoio naturalistico, permetterà alle persone di praticare sport all’aria aperta” conclude Tommasella.

(Foto: per gentile concessione di Lisa Tommasella).
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