“L’acqua per lavare via i problemi”, alla ricerca della pace e dell’armonia con se stessi nel progetto musicale di Lucia Gatto

Lucia Gatto, aka Acqua Distillata, fin da piccola ha avuto la passione per la musica. Nella sua Roverbasso ha iniziato il suo percorso musicale che l’ha portata a studiare canto jazz al Conservatorio di Castelfranco fino allo studio di musicologia e teatro al Dams di Bologna.

“Lu” come la chiamano affettuosamente gli amici, canta e scrive i suoi brani con una voce soffusa melodie delicate, accompagnandosi alla chitarra, o all’ukulele.

“Il progetto è nato come un gioco e inconsciamente come un’esigenza mia di mettere ordine alle cose – spiega – chiudersi in cameretta, nel posto “safe” di casa, era come se fosse in una bolla e dove potessi parlare con me stessa (tra “Lu” e “Acqua” – la mia seconda personalità a livello musicale)”.

“Come genere non saprei come classificarlo, quando la gente me lo chiede dico: “faccio una musica “sad””, di base si avvicina all’Indie ma io amo definirla come una musica da “coperta”, per stare tranquilli e in pace con sè stessi” afferma Lucia.

Il nome d’arte “Acqua Distillata” è nato casualmente, durante il periodo del liceo: “Quando è nato il progetto ho deciso di tenerlo con me, un po’ perché mi c’ero affezionata, un po’ perché ci trovo delle analogie con il mio modo di vivere. L’acqua è un elemento semplicissimo, prezioso, puro, che utilizziamo quotidianamente. Per stare meglio, per riprendere fiato, per fermarti un secondo dalla vita, spesso bevi un bicchiere d’acqua. È un modo semplice per mandare giù i magoni incastrati in gola, per lavare via le cose“.

Ogni brano della giovane artista raccoglie un segreto della vita e della personalità, cercare di far breccia nel “cuore” dell’ascoltatore trasmettendo le emozioni attraverso testi originali e profondi, il tutto accompagnato da un “mood” pacifico e liberatorio.

(Foto: Elia Zaramella – Marco Fadelli).
(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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