Appello di Psiche 2000, manca personale al dipartimento di psichiatria, il servizio rischia di essere penalizzato

La situazione al dipartimento di salute mentale al distretto nord dell’Ulss 2 risulta essere critica a causa della mancanza di personale specializzato, che continua a diminuire. Di seguito pubblichiamo la lettera che descrive lo stato attuale con richiesta di incontro, inviata dall’associazione Psiche 2000 rivolta al direttore di Ullss2 Francesco Benazzi, al presidente della Regione Luca Zaia e ai sindaci dell’alta marca:

Egregio direttore, l’associazione Psiche 2000 con questa missiva vuol segnalare la grave situazione venutasi a creare per la mancanza di personale nel nostro distretto. Siamo venuti a conoscenza che ben altri due medici stanno per lasciare il nostro Dipartimento, aggravando la già critica situazione.

L’organico medico infatti che dovrebbe essere di 16 medici, attualmente gode di soli 12 professionisti che devono coprire i turni ll’interno del reparto di ospedale a Conegliano e garantire le visite ai centri di Salute Mentale di Vittorio Veneto – Conegliano e Pieve di Soligo. Si prospetta infatti che il Csm di Pieve di Soligo verrà chiuso 2 giorni alla settimana con l’apertura giornaliera di sole 6 ore.

Tale situazione penalizza l’utenza, non solo a Pieve di Soligo che sarà grave, ma in tutto il territorio che vedrà prolungare i tempi delle visite. Tutto questo ricadrà pesantemente sulle famiglie e sull’intera comunità.

Alcune figure professionali importantissime come le assistenti sociali sono state sostituite dalla Cooperativa e lo psicologo del Csm di Vittorio Veneto il dottor. Michieletto non è mai stato sostituito.

Mancano altresì infermieri, educatori e operatori socio-sanitari. Non occorre ricordare che in psichiatria non servono grandi strumenti diagnostici ma persone che abbiano il tempo e la possibilità di fare visite accurate dove l’ascolto è fondamentale.

Se non riusciamo a programmare visite frequenti ambulatoriali e territoriali per una corretta prevenzione e riabilitazione le situazioni si aggraveranno sempre di più senza parlare del continuo turnover dei medici in questi ultimi anni. Non a caso un paziente di Conegliano ci raccontava l’altro giorno che in 16 anni di cura ha cambiato 14 medici. Come si può instaurare un rapporto di reciproca conoscenza e fiducia?

Altri utenti segnalano che nelle Comunità terapeutiche il personale è diminuito e ciò comporta l’impossibilità di fare attività riabilitative atte al tanto conclamato reinserimento sociale. A tale proposito desidereremo avere un incontro con la S.V.”

(Fonte: Associazione Psiche 2000).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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