Come era già trapelato in questi giorni, anche la città di Conegliano è stata teatro del cosiddetto “aperitivo disobbediente”, ovvero una nuova forma di protesta contro le regole messe in campo per affrontare la pandemia in corso.
L’appuntamento era fissato per le 18.30 di oggi, venerdì 28 gennaio e, da quell’ora in poi, in piazza Cima sono giunti sempre nuovi gruppi di persone, suscitando la curiosità di qualche passante e di qualche esercente della zona, ignaro della manifestazione in atto.
Sul posto anche tre pattuglie delle Forze dell’ordine, tra Carabinieri e Polizia di Stato, che si sono avvicinati ai partecipanti di questo “aperitivo”, identificandone alcuni.
Una manifestazione giunta dopo gli appuntamenti dei giorni scorsi, prima a Pieve di Soligo (leggi l’articolo) e poi a Vittorio Veneto (vedi l’articolo), che a Conegliano ha contato oltre una cinquantina di persone, anche se il gruppo continuava ad allargarsi, con l’arrivo continuo di nuovi partecipanti.
Poche le mascherine indossate, mentre quasi tutti sono arrivati con borse della spesa o sacchetti sottobraccio, contenenti cibo e bevande per questo “aperitivo”.
“Continuiamo a esprimere il nostro diritto alla libertà” ha affermato uno di loro, mentre non è trapelato chi siano gli organizzatori di questa manifestazione, nel corso della quale i partecipanti non hanno pronunciato discorsi ma si sono limitati a parlare tra di loro.
Manifestazione su cui si è pronunciato il sindaco Fabio Chies, sostenendo di non essere stato avvisato da nessuno di tale iniziativa.
“Le regole in un Paese civile vanno rispettate – ha dichiarato il primo cittadino – Trovo assolutamente insensato organizzare una cosa del genere e soprattutto dividere la popolazione in un momento in cui bisogna stare tutti uniti”.
“Non entro in merito alle idee della gente – ha concluso – dico solo che se esistono delle regole vanno rispettate, e le istituzioni sono le prime a dover fare rispettare le regole”.
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