Conegliano, a Parè dopo gli incidenti arrivano le contromisure: previste l’illuminazione dei percorsi pedonali e una nuova segnaletica

I due incidenti avvenuti nel giro di tre giorni a Parè, l’ultimo dei quali ha coinvolto una ragazzina di 12 anni (qui l’articolo), l’attenzione è attualmente tutta rivolta al tema della viabilità, tanto che i consiglieri della Lega, Maurizio Tondato e Olga Rilampa, hanno presentato un’interpellanza ad hoc (qui l’articolo).

Sullo stessa tema, in particolare su via Einaudi, teatro di entrambi gli incidenti, si era pronunciato anche Antonio Quarta, ex candidato sindaco della lista civica Parè, il quale aveva indicato l’aumento del numero dei dossi e l’illuminazione dei percorsi pedonali come le soluzioni più indicate contro l’elevata velocità delle vetture in transito (qui l’articolo).

In merito alla questione, il comandante della Polizia locale del coneglianese Claudio Mallamace ha spiegato che l’amministrazione comunale, già prima del commissariamento, aveva un progetto che prevedeva l’illuminazione di 4-5 attraversamenti pedonali all’anno, con un primo intervento in via Lourdes: ora l’obiettivo è di riprendere quello stesso progetto.

È in corso un’indagine di mercato per l’acquisto dei corpi illuminanti che saranno posizionati tra pochi mesi in via Einaudi, mentre in primavera verrà installata la nuova segnaletica, che necessita delle temperature adatte perché sia durevole” ha detto Mallamace, aggiungendo che la creazione di nuovi sensi unici, come indicato da Quarta, nella stessa via Einaudi andrebbero a “incentivare l’alta velocità” e, anche se creati su qualche laterale, “non andrebbero a risolvere il problema”. Inoltre, secondo il comandante è da considerare anche che la strada è un “itinerario principale per i mezzi di soccorso”.

Una possibile soluzione generale, secondo Mallamace, potrebbe essere allargare le piste ciclabili, riducendo così le corsie dei veicoli (cosa che richiederebbe alle auto una diminuzione della velocità), mentre per quanto riguarda i dossi, il comandante ha spiegato che il loro posizionamento deve tenere conto del passaggio dei mezzi di soccorso: di conseguenza non è possibile aumentare di tanto il loro numero in città, in quanto rallenterebbero il transito delle ambulanze, costituendo un problema per i pazienti trasportati al loro interno.

“La questione non è così semplice – ha osservato Mallamace – Il punto è che automobilista e pedone devono entrambi porre attenzione in strada: le statistiche mostrano che gli incidenti più gravi avvengono sulle strisce pedonali, dove ci si sente più sicuri. Gli automobilisti, da parte loro, devono porre attenzione ai limiti di velocità e al loro transito nei centri abitati, perché ormai la macchina è un’arma che va maneggiata con cura”.

“Ovviamente non entro nel caso specifico dei due incidenti – ha concluso il comandante – ma la distrazione è la prima causa degli incidenti”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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