Conegliano, la natura ai tempi dell’emergenza: nuovi avvistamenti di cinghiali nell’area di Collalbrigo

Mentre non da tregua l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, un nemico invisibile ancora determinato a sferrare i propri attacchi all’uomo, la natura continua il suo corso.

Ciò avviene nell’area di Collalbrigo, tra le colline di Conegliano dove, grazie al sistema di “fototrappolaggio” ideato da Giuseppe Zoppé, è possibile vedere quali sono i movimenti della fauna selvatica.

Se nella prima mattinata dello scorso 8 marzo era avvistata Bianchina, l’ormai celebre esemplare di capriolo femmina albino, nella serata del 14 marzo è stata la volta di una coppia di cinghiali.

Esemplari di animali non nuovi nel territorio di Collalbrigo, specialmente nell’area compresa tra il cimitero e l’ex osteria Antica Guizza di via della Guizza, senza però mai causare danni ai vigneti dell’area stessa.

Bianchina aveva fatto molto parlare di sé a partire da gennaio 2019, epoca del primo avvistamento, e poi nei mesi successivi.

E proprio in omaggio alla rarità dell’esemplare, le era stato dato quel nome, oltre a un riferimento al pelo bianco, che impedisce all’animale di potersi mimetizzare tra la flora locale.

Un 2019 che aveva visto più di una volta anche il transito dei cinghiali, evidentemente in cerca di cibo. Ma non solo: oltre a loro l’area aveva accolto una volpe lo scorso dicembre.

Avvistamenti che fanno riflettere, non solo sul fatto di quanto l’area di Collalbrigo sia stata scelta dagli animali selvatici quale habitat ideale per il proprio transito, ma anche su quanto la natura, ignara di quanto sta accadendo, prosegua il proprio corso.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Fototrappolaggio Treviso).
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