La politica coneglianese reagisce con stupore al terremoto che ha visto la Pro Loco sgretolarsi dopo appena un paio di mesi di vita, prima con le dimissioni del vicepresidente Cesare Peccolo (qui l’articolo) e subito dopo con la richiesta di commissariamento da parte di otto consiglieri dell’associazione (qui l’articolo).
Se i diretti interessati non mettono in relazione i due episodi, il solo fatto che il consiglio si divida dopo appena due mesi di vita fa pensare alcuni politici locali che crepe ce ne fossero fin dalla fondazione del direttivo, e dall’opposizione ci si domanda quale possa essere lo scopo di una scelta così clamorosa.
Il sindaco Fabio Chies (nella foto) assicura che si tratta di un problema interno alla Pro Loco: “Non c’è stata nessuna ingerenza da parte della politica, si tratta di un’associazione di volontariato che deve risolvere i propri dissidi internamente”.
Anche il vicesindaco Claudio Toppan ritiene che il fatto sia nato da divisioni interne: “Sono la persona meno indicata per parlarne, io mi occupo di mandare avanti i cantieri e le strade in città, sono estraneo alle dinamiche che muovono la Pro Loco, penso che sia un problema dei consiglieri“.
L’opposizione aspetta di vederci più chiaro sulla faccenda e sceglie la cautela nelle dichiarazioni, ma domanda comune è quale possa essere l’obiettivo di chi ha preso questa decisione.
Arriva da Isabella Gianelloni, consigliere del Partito Democratico, il commento più duro a riguardo: “Non è normale che dopo appena due mesi il direttivo si ritrovi spaccato, con tutta evidenza qualcosa non andava fin dall’inizio. Questo succede quando la politica entra a gamba tesa in vicende simili“.
Il consigliere democratico vede un collegamento con i recenti malumori tra alcune associazioni e l’amministrazione: “Durante l’estate abbiamo assistito a molto nervosismo da parte di alcune associazioni e a grandi tensioni interne con il comune. Si è data la colpa alla Pro Loco, appena fondata, della mancata realizzazione di alcuni eventi durante l’estate ma è evidente che la città è bloccata per altri motivi”.
“A rimetterci in primo luogo è la città, e mi dispiace molto che a essere messa in mezzo sia una persona generosa come Angela Buso – conclude Gianelloni – L’attuale presidente della Pro Loco si è sempre spesa per il bene comune e non andava trattata così”.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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