Dopo l’appiattimento è arrivata la risalita. La discesa repentina dei positivi al Covid-19, passata nella Marca trevigiana dagli oltre 50 mila casi del 24 gennaio agli 8 mila di un mese dopo, ha rallentano la sua corsa nelle ultime tre settimane.
Si è arrivati al minimo di 6.175 lunedì 7 marzo, tornando intorno a 7 mila col bollettino di oggi, domenica 13 marzo, fornito da Azienda Zero della Regione Veneto.
La situazione di controtendenza è uniforme in tutte le province venete, anche se non si tratta, per il momento di numeri preoccupanti.
La settimana che si sta chiudendo registra comunque una media quotidiana di un centinaio di casi in più rispetto a quella precedente (da 600 a 700 circa, in crescita del 16%).
Le buone notizie arrivano dagli ospedali trevigiani, dove da una decina di giorni il totale dei pazienti ricoverati è inferiore a 100, anche con oscillazioni diverse, legate alla riprogrammazione delle attività ordinarie.
L’unica struttura in cui i ricoveri sono in crescita è il San Valentino di Montebelluna, pur con numeri ampiamente sotto controllo.
Al Ca’ Foncello di Treviso si contano, alle ore 8 del 13 marzo, 23 pazienti (nessuno in terapia intensiva), al San Valentino di Montebelluna 28 (2), a Vittorio Veneto 8 (0).
Nelle altre strutture si contano 4 pazienti a Conegliano (0), 2 a Castelfranco (1) e 18 suddivisi tra gli ospedali di comunità di Treviso e Vittorio Veneto. Non ci sono più pazienti Covid a Oderzo, Motta e al San Camillo di Treviso.
(Foto: archivio Qdpnews.it – Azienda Zero).
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