Ha avuto buon esito “Che bella idea”, l’iniziativa ospitata dallo Shopping Center di Conegliano ieri pomeriggio con protagonisti molti attori del territorio.
L’appuntamento a conclusione della mostra organizzata da Ricrearti è stato reso possibile dalla sinergia tra amministrazione, Savno e Ricrearti, con il patrocinio di Assindustria VenetoCentro, e a introdurre ai molti ospiti il progetto è stata proprio la sua ideatrice, Debora Basei: “Io credo che sia una bella idea mettere insieme tante risorse per un mondo migliore. Tanti dicono ‘che idea surreale’ ma io queste creazioni le vedo perchè con l’interazione di scuole, associazioni e imprenditori diventano concrete e davvero migliorano il nostro mondo, poco alla volta“.
Moderato da Maurina Sessolo (Savno) e Giovanni Tel (Comune di Conegliano) l’incontro ha visto gli interventi del commissario prefettizio Antonello Roccoberton, del rappresentante dello Shopping Center Luigi Tesser, del presidente della Piccola comunità onlus Flavio Silvestrin, della fondatrice dell’associazione Il pesco Giuliana Tochet, nonché di Lara Caballini di Sassoferrato amministratore delegato di Dersut caffè, del presidente del Consiglio di Bacino di Sinistra Piave Roberto Campagna, di Carlo Veloso Dos Santos, direttore generale di Amorim Cork, di Sabrina Carraro presidente di Dotto Trains, di Pablo Fiorentini in rappresentanza di Sipa e Zoppas industries e le rappresentanti delle scuole del territorio.
“Crediamo molto nell’educazione ambientale: investiamo nei piccoli per creare il cittadino del domani” ha commentato Roberto Campagna, ricordando che il Consiglio di Bacino e Savno sostengono da lungo tempo iniziative che richiamano l’economia circolare come quella proposta da Debora Basei.
Il progetto “Che bella idea” ha riunito le più svariate età e occupazioni, dai ragazzi delle scuole di tutti i gradi agli ospiti di comunità agli industriali, per un unico scopo: dare nuova vita agli scarti, industriali e non. È così che sono nati svariati progetti, alcuni ancora in fase di realizzazione, che mettono insieme persone e cose, coniugandole con l’ambiente.
“Ciò che è vediamo esposto è stato tutto creato con materiali di scarto dalle mani di chi è riuscito a vedere al di là dell’oggetto in sé – dice Basei – e tutto ciò verrà riutilizzato nuovamente per produrre altri oggetti da vedere per finanziare le prossime idee”.
“Sostenibilità è lasciare ai nostri figli un mondo migliore” hanno concordato i presenti, e per fare questo sono stati presentati degli esempi concreti: da vere e proprie borse a cartelline e portachiavi passando per innovativi pezzi di design, si è arrivati anche al riciclo delle buste di caffè creando dei porta mozziconi, a dimostrazione che alla creatività non c’è davvero limite.
“Nella realizzazione di questi oggetti molti bambini si sono divertiti e hanno imparato l’arte del riuso mentre altrettante persone adulte si sono sentite di nuovo utili con le loro potenzialità. Il risultato lo vediamo con i nostri occhi ed è ciò che ci sprona a continuare” ha detto Lara Caballini di Sassoferrato.
La presentazione di “Che bella idea” negli spazi dello Shopping Center non poteva che richiamare un altro progetto, nato in città lo scorso anno: “Shopping Center stazione Unesco”: l’idea era partita da un comitato promotore insieme a Confartigianato e Confcommercio e punta a dare nuova vita al complesso.
A parlarne con toni entusiasti è stato proprio Luigi Tesser, l’attuale amministratore: “La città si deve ricreare e un manufatto come questo si presta allo scopo. Il progetto di stazione Unesco è stato già presentato ai 29 Comuni dell’area Unesco programmato con aspettative importanti. L’idea è di creare una città attrattiva, che richiama soggetti portatori di bisogni, soddisfatti da attori economici competenti. Questo è il nostro obiettivo ultimo, e lo Shopping Center può essere il punto di partenza a sostegno di tutto il territorio”.
Nello specifico si tratta di un riadattamento strutturale dell’intera struttura, che prevede il collegamento diretto alle pensiline e ai binari tramite un percorso pedonale e una scala mobile, con l’ampliamento dei parcheggi e la rivisitazione dell’area in chiave turistica.
Presente anche l’architetto Toni Follina, ugualmente a favore del progetto: “La struttura ha un quarto di secolo ma tiene ancora: l’inizio di tutto è stata la lungimiranza degli operatori economici che hanno equilibrato il profitto al sociale. Con la sua conformazione, una struttura come questa è molto flessibile e forse nel tempo è stata sottovalutata ma l’iniziativa è formidabile perchè permette di far girare ancora la ruota che dava vita a questo ambiente”.
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