Il caso nazionale del Liceo Economico Sociale, Da Ros: “A settembre confermate le iscrizioni per la prima”

Lo scorso giugno anche il Liceo Marconi di Conegliano aveva partecipato a un flashmob, in rete con altri docenti docenti delle zone di Veneto, Trentino e delle Marche: il motivo di questa azione è stata la volontà di programmare delle azioni mirate a salvaguardare l’identità del Liceo Economico Sociale (LES).

Una bozza del decreto legge ministeriale stabilisce infatti la cancellazione di questo indirizzo di studio (istituito nel 2010), a partire dall’anno scolastico 2024-2025, con la partenza concomitante del nuovissimo Liceo Made in Italy.

Una scelta che di fatto andrebbe a cancellare 500 Licei Economico Sociali in tutta Italia, tra cui anche l’indirizzo attivato nel 2014 al Marconi di Conegliano.

Ma, a questo punto, qual è la situazione attuale?

“Al momento non ci sono novità circa l’istituzione del Liceo Made in Italy – ha spiegato Stefano Da Ros, dirigente del Liceo Marconi di Conegliano – Posso però dire che per settembre sono confermate le iscrizioni alla nuova classe prima del Liceo Economico Sociale e viene garantita la fine del percorso. Nel caso in cui dovesse partire il Liceo Made in Italy, questo avverrà per settembre 2024: ma, per questo aspetto, dal Ministero non è arrivata ancora nessuna direttiva”.

“Il Liceo Economico Sociale è stato istituito nel 2010. All’epoca erano 300 in tutta Italia e oggi sono 500: un segnale di quanto ci sia stata una crescita nel tempo – ha proseguito – Sicuramente c’è preoccupazione per un corso che andava molto bene, mentre l’altro si concentra di più sul versante del marketing, sull’aspetto amministrativo e commerciale”.

Ma come funzionerà il reclutamento dei docenti, nel caso in cui il Liceo Made in Italy dovesse diventare una realtà?

“Si tratta di un nuovo percorso di studi, alle cui materie corrisponderà una classe di concorso e si potrà attingere alle graduatorie corrispondenti – ha risposto il dirigente scolastico – Quando è sorto il Liceo Musicale, ad esempio, una delle materie principali introdotte è stata ‘Teoria, analisi e composizione’, per la quale sono stati reclutati i docenti con la specifica abilitazione”.

Il nuovo Liceo di cui si sta tanto parlando, e per il quale c’è un dibattito persistente nel mondo della scuola, sarà incentrato di più sulle competenze di carattere storico-giuridico, artistico, linguistico ed economico.

“Sarà da capire quale percorso seguirà questo disegno di legge, per quanto riguarda le ore, le materie, il titolo di studio e le abilitazioni necessarie per gli insegnamenti”, ha chiarito Da Ros.

Nel frattempo, la Rete dei Licei Economico Sociali ha proposto ai legislatori e al Ministero dell’Istruzione l’autonomia dello stesso LES, con l’istituzione dell’opzione Made in Italy, “in quanto si tratta di dimensioni diverse ma complementari di un unico liceo di ambito giuridico ed economico”.

Alla luce della situazione ancora incerta, è stato quindi suggerito “l’affiancamento del Made in Italy al LES e non un’improvvisa sostituzione dell’indirizzo”.

(Foto: Coordinamento docenti “Salviamo il Les”).
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