Polemica in città per una maglia fascista che sarebbe stata esposta in uno dei banchetti allestiti per la Festa delle associazioni, la scorsa domenica 4 settembre.
Ad accorgersi della maglia in questione sarebbe stato un cittadino: la t-shirt è stata poi rimossa dagli agenti della Polizia locale di Conegliano.
La scritta apparsa sulla maglia, infatti, è stata interpretata come un chiaro riferimento al centenario della Marcia su Roma, ovvero la manifestazione armata organizzata nell’ottobre del 1922 dal Partito nazionale fascista, allo scopo di mettere a segno un colpo di Stato per favorire l’ascesa di Benito Mussolini alla guida del governo italiano.
Una polemica, quella in corso, che avviene in giornate particolari, considerato l’anniversario dell’8 settembre 1943, data dell’armistizio del governo Badoglio con gli Alleati.
A confermare l’accaduto è il sindaco Fabio Chies, il quale ha sottolineato la prontezza degli agenti della Polizia locale, i quali “hanno rimosso immediatamente” la t-shirt in questione.
Nel frattempo, però, la Cgil di Treviso ha richiesto al primo cittadino di convocare l’Anpi e tutte le realtà associative che hanno partecipato alla manifestazione di domenica scorsa, in occasione del prossimo consiglio comunale utile, per sottoscrivere un documento dove vengano ribaditi i valori democratici e antifascisti della Costituzione italiana, condannando ogni gesto che possa riferirsi a quei periodi oscuri della storia italiana ed europea.
“Noi siamo contrari a tutte le forme di autoritarismo e di repressione che si sono verificate nella Storia – ha affermato il sindaco Chies -. Abbiamo fatto rimuovere immediatamente la maglia in questione dai nostri Vigili urbani, il cui intervento è stato veloce e risoluto. Ora parlerò sicuramente con gli interessati e valuteremo il da farsi”.
Dello stesso avviso è anche il presidente del consiglio comunale Isabella Gianelloni (Pd), la quale ha sottolineato come il fascismo sia stato una cosa ben diversa da una goliardata e quanto tale fatto possa oscurare l’impegno dei tanti volontari che si sono messi in campo domenica scorsa, associazioni combattentistiche comprese.
“La Costituzione italiana è molto chiara, vieta la ricostituzione del partito fascista e l’esaltazione delle simbologie a esso connesse – ha dichiarato Gianelloni -. Da un lato, per certi aspetti, è preoccupante questa recrudescenza di simboli e miti, che vorrebbero per certi aspetti (per evitare la verità) far passare il fascismo come una specie di goliardata, cosa che non è stata, essendo stata una dittatura sanguinaria che ha portato l’Italia a un disastro annunciato”.
“Dà molto fastidio il pensare di poterci scherzare su e far passare tutto come fosse una cosa su cui riderci sopra. Non c’è niente da ridere: il fascismo è stato una tragedia – ha proseguito -. Occorrerebbe un minimo di serietà, specialmente quando si partecipa a una manifestazione democratica come quella della Festa delle associazioni, dove ci sono volontari che si danno da fare tutti i giorni, con le associazioni dell’Arma che si rendono disponibili, dando una mano alla comunità e presenziando sempre alle manifestazioni”.
“Sarebbe bene che si ammettesse l’errore: è bene fare chiarezza ed evitare di far passare una dittatura di vent’anni per una goliardata”, ha rimarcato Isabella Gianelloni la quale, in merito alla proposta della Cgil ha osservato: “Bisogna valutare. Non vorrei far diventare la questione un caso enorme. Ribadire però i concetti della democrazia e della Costituzione non fa mai male. Servirà ragionarci su, parlandone con il sindaco e vedendo la modalità giusta per far sì che la città riaffermi ancora una volta i valori sanciti dalla Costituzione. Nei prossimi giorni ne parlerò con il sindaco”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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