Mazzanti non è più il Ct dell’Italvolley. Per De Gennaro si riaprono le porte della Nazionale?

Mazzanti non è più il Ct dell’Italvolley. Per De Gennaro si riaprono le porte della Nazionale?

La Federazione Italiana Pallavolo e il Commissario tecnico Davide Mazzanti hanno ufficializzato all’ora di pranzo di oggi venerdì di avere “interrotto consensualmente il rapporto che li legava”.

Dopo l’incontro avvenuto a Caorle, dove sono in corso i campionati europei di Sitting Volley che vedono le nazionali italiane maschile e femminile qualificate ai quarti di finale, la Fipav e il tecnico marchigiano, già allenatore dell’Imoco Volley dal 2015 al 2017, hanno stabilito che non ci fossero più i presupposti per proseguire il loro cammino insieme.

L’avventura sulla panchina azzurra del tecnico marchigiano, in carica dal 2017 a oggi, è coincisa – nessuno può dimenticarlo – con uno dei periodi più vincenti della nazionale femminile: sotto la sua guida le azzurre, infatti, hanno conquistato: un Oro ai Campionati Europei 2021, un Oro alla Volleyball Nations League 2022, un Argento al Campionato del Mondo 2018, un Argento al World Grand Prix 2017, un Bronzo al Campionato del Mondo 2022 e un Bronzo all’Europeo 2019.

Al termine di questo percorso comune, il presidente Giuseppe Manfredi e tutto il Consiglio Federale hanno tenuto a sottolineare nei confronti di Davide la stima e l’apprezzamento per le sue qualità umane e tecniche, ringraziandolo per l’eccellente lavoro svolto e al tempo stesso augurandogli, come da prassi, le migliori fortune per il suo futuro professionale.

La separazione tra la federazione e il tecnico è arrivata al termine di un’estate contrassegnata da roventi polemiche – oltre che da “zero titoli” nei tornei disputati – generate dalle convocazioni in azzurro di Mazzanti, che hanno lasciato fuori nomi di spicco, seppure non più giovanissimi, della pallavolo azzurra, a partire dalla giocatrice della Prosecco Doc Imoco Conegliano Monica De Gennaro, da molti ancora considerata – a 36 anni – il migliore libero del mondo.

Molto discussa è stata anche la gestione della stella Paola Egonu: le evidenti diversità di vedute sul ruolo in azzurro dell’opposto di Cittadella sono culminate, come in molti ricorderanno, nella decisione – ufficialmente concordata tra atleta, staff azzurro e Fipav – di osservare un periodo di riposo che ha coinciso con l’assenza dell’ex pantera al torneo di qualificazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024.

Ai tifosi di Conegliano, in particolare, non è andata giù la totale esclusione di De Gennaro dal progetto azzurro di quest’estate, evidentemente proiettato anche alle Olimpiadi del prossimo anno. Un dissenso che la curva del Palaverde ha manifestato clamorosamente domenica scorsa, in occasione dell’esordio in campionato contro Trento. “Moky Unica!” e “Un’atleta e persona esemplare così non si può trattare” le frasi a caratteri cubitali esposte sulle balaustre della Sud, che hanno fatto parlare di sé quasi più della partita, vinta agevolmente dalle campionesse del mondo e d’Italia in carica.

Il nome del successore di Mazzanti sulla panchina azzurra ancora non c’è (è forte il nome di Julio Velasco, coach di Busto Arsizio, ma va risolto l’attuale “no” della Fipav al doppio incarico club-nazionale), ma già in molti pronosticano che nella “nuova” Italia, che tornerà in campo la prossima primavera per mantenere l’attuale posto nel ranking mondiale che le garantirebbe la partecipazione a Parigi 2024, ci sarà spazio anche per l’idolo dei tifosi gialloblù. E non solo.

Davide Mazzanti – Foto Fipav

Al termine della sua esperienza sulla panchina azzurra, questo è stato il saluto di Davide Mazzanti: “È stato un percorso lungo e non parlo solo degli ultimi 7, ma dei 16 anni che ho passato in nazionale. Da quel lontano 2006 sono cresciuto come persona e come allenatore, in mezzo a tante eccellenze: un patrimonio di ricordi ed esperienze che mi porterò dentro per tutta la carriera. Il percorso è stato complesso e affascinante, siamo caduti e rialzati più volte, sia collettivamente che a livello individuale, così come accade nello sport e nella vita. Ho sempre vissuto un profondo senso di responsabilità, non solo per il fatto di raggiungere un obiettivo sportivo, ma anche per l’essere una squadra in cui potersi identificare e ispirare. Ho avuto un grande privilegio, quello di vestire per tanto tempo la maglia più importante: quella azzurra.  L’ho condivisa, in federazione e in palestra, con tantissime persone che hanno sempre aggiunto qualcosa al mio percorso: un rinforzo, un dubbio, un’idea, un’emozione. Grazie dal profondo del cuore a tutti e a tutte: forza azzurre!”.

(Foto: Qdpnews.it riproduzione riservata e Federazione Italiana Pallavolo).
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