È stato pubblicato l’avviso relativo al contributo a fondo perduto messo in campo dal Comune di Conegliano e rivolto alle nuove imprese che sorgeranno in locali sfitti o inutilizzati da almeno tre mesi alla data di pubblicazione dello stesso bando.
La notizia di un fondo, dell’importo complessivo di 29.120 euro, era emersa già verso la metà di luglio e si tratta della cifra rimasta dai precedenti bandi di sostegno alle attività cittadine (vedi articolo).
Bando che specifica quella che sarà la cifra assegnata a ogni realtà che risulterà beneficiaria, ovvero 4.853 euro a copertura di una serie di spese affrontate per l’apertura dell’attività e che dovranno essere documentate.
Un piano di supporto all’economia locale denominato “Programma ripresa Conegliano”, i cui destinatari sono imprese nuove o già esistenti che intendono aprire negozi ulteriori oppure imprese che risultano essere inattive nel Registro e che intendono iniziare la propria attività.
Imprese che possono essere individuali o in forma di associazioni, consorzi e cooperative, le quali potranno presentare solamente una domanda di contributo, quest’ultimo cumulabile con altre forme di supporto economico.
Alla data di presentazione della domanda, le nuove attività dovranno aver già individuato la disponibilità del locale dove inizieranno la propria avventura professionale, ma non dovranno trovarsi in stato di fallimento o liquidazione, così come i titolari, soci o amministratori non dovranno avere a proprio carico procedimenti o provvedimenti per l’applicazione di misure di prevenzione o antimafia.
Saranno escluse le attività di compro oro e argento, le sale giochi o le sale scommesse, le attività artigianali di asporto di alimenti, come gelaterie e yogurterie, negozi self-service con distributori automatici o di vendita di armi e materiale esplosivo (fuochi d’artificio compresi), sexy shop e rivendite di sigarette elettroniche.
Il bando richiede la documentazione delle spese sostenute solamente nell’anno in corso, per opere di adeguamento e ristrutturazione degli immobili, acquisto di impianti, macchinari e attrezzature informatiche e arredi (sia nuovi sia usati), interventi in materia di sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche, servizi di assistenza e consulenza connessi alle spese di investimento, costi per i servizi di vendita online o di asporto con consegna a domicilio e canoni di locazione.
Non verranno ammesse invece le spese affrontate per la costituzione di società, acquisto di terreni e fabbricati, cellulari e vetture, per la copertura di salari e altri oneri relativi al personale, rimborsi e spese di rappresentanza della società, utenze e oneri finanziari.
Per l’attribuzione del contributo verrà valutata la potenzialità dell’attività in termini di business, oltre al grado di creatività del progetto, il grado di qualifica professionale del richiedente, ma anche il tipo di attività che andrà a inserirsi in quello che è il contesto del Patrimonio Unesco, il livello di sostenibilità ambientale dell’impresa e il tipo di inquadramento contrattuale predisposto per i lavoratori dell’attività.
Tutte le informazioni e le modalità di invio della domanda sono pubblicate sul sito istituzionale del Comune di Conegliano.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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