Scatti del passato: via Caronelli al tempo dei nostri nonni nell’obiettivo di Vittorio Celot Celotti

Via Caronelli a Conegliano nel 1945

La curiosità verso la veste passata delle nostre zone rimane intatta, nonostante lo scorrere del tempo e il progresso della tecnologia.

Se a Conegliano si parla ormai della futura piazza Carducci, che andrà a rivoluzionare il centro cittadino, nel frattempo circolano immagini che ci ricordano quale fosse l’aspetto della città nel passato, anche all’epoca dei nostri nonni.

Dopo il centro della città del Cima nel 1942 e via Garibaldi di tanto tempo fa, ora lo sguardo corre verso l’aspetto di via Caronelli nel 1945, nettamente differente da come si presenta oggi.

Questi confronti sono possibili grazie alle immagini lasciate da Vittorio Celot Celotti, instancabile appassionato di fotografia, che ha letteralmente scattato un patrimonio di quasi 2.500 foto.

Un patrimonio valorizzato da uno dei figli, Alberto Celot Celotti, il quale ha realizzato con alcune di esse un calendario, distribuito gratuitamente alla libreria Canova di Conegliano.

Via Caronelli oggi

Se attualmente percorrere via Caronelli significa muoversi tra una galleria di edifici moderni, che contano diverse attività commerciali e addirittura una struttura per anziani, nel 1945 la questione era nettamente differente.

Lo si capisce dagli edifici, con i loro balconi e gli ingressi direttamente in strada, lontani da quell’aspetto che il progresso edilizio ha portato con sé.

La strada non vedeva né le auto in transito e neppure quella fila parcheggiata che oggi non manca mai, tanto che i bimbi erano liberi di stare in mezzo alla strada.

Proprio in via Caronelli Vittorio Celot Celotti visse con la propria famiglia fino all’età di 36 anni, quando si unì in matrimonio.

Il padre, Giovanni Celotti (classe 1859), era un sarto e la sua bottega si trovava al posto della residenza per anziani, dove l’attuale insegna “Casa San Antonio” era sostituita dalla dicitura “G. Celotti sarto”, come si vede in una foto datata 1911.

All’epoca, subito a fianco della bottega da sarto, si trovava la sede della “Regia Scuola di Viticoltura e d’Enologia”, lì collocata fino al 1923 (prima dell’apertura, l’anno successivo, dell’attuale edificio progettato dall’ingegnere Bernardo Carpenè), da cui si accedeva da un cancello e dove lo stesso Vittorio Celot Celotti si diplomò nel 1915.

Immagini che celano una storia e un aspetto della città non sempre noti a tutti.

(Foto: Qdpnews.it – concessione di Alberto Celot Celotti).
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