Firmato nella mattinata di oggi, martedì 26 aprile, l’accordo di contrattazione sociale tra il Comune di Conegliano e le organizzazioni sindacali: in sostanza, il documento presenta le linee guida delle progettualità pensate per il territorio per il 2022, anche alla luce dei fondi Pnrr in campo.
“Abbiamo sempre avuto un buon rapporto con i sindacati, perché i lavoratori sono la forza propulsiva del nostro Comune – ha affermato il sindaco Fabio Chies, ricordando la problematica relativa al personale della pubblica amministrazione – In certi Comuni bisogna erogare servizi a fronte di un personale numericamente scarso: è una situazione drammatica specialmente nei Comuni più piccoli“.
“Il grido d’allarme va lanciato: da noi c’è stata l’assunzione dei vigili urbani (qui l’articolo) e la sostituzione del personale che va in pensione – ha proseguito – Ora l’attenzione va rivolta verso il sociale, considerando che il costo della vita è andato fuori controllo, a fronte di salari bassi. Si tratta, quindi, di un aspetto diventato fondamentale e quello che andiamo a siglare oggi è un impegno preso con gli organi sindacali durante la campagna elettorale“.
“Attualmente c’è la necessità di avere un contesto che supporta – ha dichiarato l’assessore ai servizi sociali Gaia Maschio – e la speranza è quella di poter erogare i servizi in tutti e 28 i Comuni”.
Tra le problematiche citate c’è l’assistenza agli anziani-disabili e l’intervento in situazioni di difficoltà abitativa: iniziative da realizzare in “un’ottica di condivisione nel territorio”, dove i Comuni si mettano insieme per “dare una risposta univoca ai cittadini, al di fuori del concetto di limite territoriale”.
Da parte loro le organizzazioni sindacali, rappresentate in questa occasione da Francesco Chies e Paolino Barbiero (Spi-Cgil), da Laura Fontana (Fnp-Cisl) e da Beniamino Gorza (Uil-Uilp), hanno sottolineato la rilevanza dell’accordo, rimarcando come esso necessiti di essere realizzato in una “prospettiva in cui le risorse devono essere spese bene” e in un’ottica di coesione sociale anche per le future generazioni.
Allo stesso tempo, secondo i sindacati, è necessario “stare attenti al fatto che gli investimenti non restino solamente sulle strutture”, ma tali risorse devono essere invece altrettanto impiegate anche in materia di personale. Un accordo tra territorio comunale e sindacati che si traduce anche nella collaborazione per la partecipazione ai vari bandi previsti.
In sostanza, il documento sottoscritto oggi prevede una contrattazione sociale “per valutare anche la programmazione contenuta nel bilancio preventivo e nel Dup (Documento unico di programmazione triennale)”, “considerato che le risorse finanziarie dei Comuni, oltre ai ristori ricevuti nel corso del 2020-2021, possono essere implementate dai fondi previsti dal Pnrr”.
L’obiettivo di tale sinergia è “la tutela economica delle famiglie più fragili, nonché le iniziative necessarie alla gestione delle attività scolastiche“, ma anche “sostenere le situazioni di disagio sociale, fornire supporto agli anziani soli, fronteggiare le situazioni di criticità abitative, garantire sostegno alle scuole dell’infanzia e alle associazioni di volontariato, compensare la riduzione delle entrate comunali e fronteggiare altre spese connesse alla pandemia”.
Inoltre, tra le finalità previste c’è quella di “promuovere tariffe sociali agevolate per i redditi con Isee fino a 15 mila euro” e “fare continuità agli investimenti di recupero degli immobili, attualmente non agibili, per nuove assegnazioni”.
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