Un gemellaggio culturale unisce Cordignano a Civitella Roveto, grazie ad un bassorilievo che da quasi un secolo fa bella mostra di sé sulla facciata di una casa a Ponte della Muda, all’altezza dell’incrocio tra via Redipuglia e via Filermo. L’icona, raffigurante la Madonna con Gesù Bambino e San Giovannino, risale al 1922 ed è giunta proprio dalla cittadina abruzzese nella frazione di Cordignano.
Lo storico di Ponte della Muda, Gian Marco Mutton, ha avviato delle ricerche partendo dall’incisione posta ai lati dell’immagine che riporta la scritta “Civitella R. – 1922”.
Il tutto è sfociato nella posa, avvenuta lo scorso agosto, di una copia del bassorilievo sul muro della sede della Pro Loco di Civitella Roveto, edificio che si trova a ridosso del duomo e della piazza della cittadina vecchia.
Nell’occasione si è tenuta una solenne cerimonia alla quale hanno preso parte anche Mutton e la moglie Sandra. Sono intervenuti il sindaco del luogo Sandro De Filippis e il parroco don Franco Geremia, che ha benedetto l’immagine. Molte le autorità e i cittadini presenti.
Precedentemente lo storico di Civitella Patrizio Colucci e Raffaele Geremia, nota personalità in ambito del volontariato, giunsero a Cordignano, nel 2019, in occasione della presentazione del libro di Mutton “Ponte della Muda – Momenti di preghiera”.
“E’ stato – afferma Mutton – un ritrovamento di fondamentale importanza per la comunità di Civitella Roveto, basti pensare che la non molto estesa cittadina antica conta quasi un centinaio tra nicchie e tempietti contenenti immagini religiose. Nel corso degli ultimi due anni era mio ideale e principale dovere concretizzare la realizzazione di alcune copie della stele da portare poi a Civitella Roveto essendo a conoscenza di quanta Fede abbia quella comunità. La realizzazione delle copie l’ho commissionata ad un noto scultore sacilese, Alberto Pasqual, che si è prodigato in forma encomiabile. Essendo a conoscenza di questa mia donazione, a Civitella hanno fatto preparare, da un abile scultore-marmista della cittadina, un’edicola nicchiata tutta in travertino su cui inserire nella parte centrale l’icona religiosa”.
L’intera comunità della località abruzzese è stata coinvolta nell’iniziativa che ha dato modo a tutti di conoscere la storia dell’immagine sacra portata così lontano da un loro avo molto devoto al Santo. Sono infatti 700 i chilometri che separano il paese veneto da quello abruzzese.
Nell’impossibilità per l’amministrazione del Comune della Marca di essere presente, c’è stato un avvicinamento telefonico di cordialità e cortesie tra i sindaci di Cordignano e Civitella, con la consegna di una targa di rappresentanza tra le parti.
(Foto: Gian Marco Mutton).
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