“Finalmente sono terminati i lavori nella chiesa parrocchiale di Cordignano, intitolata a Santa Maria Assunta e a San Cassiano. La gente è soddisfatta e contenta e noi sacerdoti gioiamo con loro. Ci sono delle persone che si sono prese il tempo per venire di nuovo nella loro chiesa, per riammirare con calma il dipinto dell’Assunta del De Min, affresco ottocentesco che domina la chiesa dall’alto adesso che è libera dalle impalcature grigie che per otto anni lo hanno celato alla vista” il parroco don Claudio Carniel racconta così quanto sta vivendo la sua comunità, in questo ultimo periodo.
“A causa delle limitazioni dei vari decreti statali e regionali per il contenimento della pandemia – spiega – per il momento non ci sarà possibile organizzare una serata per presentare all’intera comunità i lavori che sono stati realizzati. Con il Consiglio pastorale ci riserviamo di farlo non appena vi siano le condizioni adeguate”.
La ditta Terna di Pieve di Soligo, su progetto definitivo dell’architetto Carlo Piccin, ha iniziato i lavori di restauro del soffitto nella chiesa parrocchiale di Cordignano giovedì 19 settembre 2019.
In un primo momento era previsto di terminare il tutto per la Pasqua 2020. “Poi c’è stata l’emergenza sanitaria – spiega don Carniel – è stato necessario sospendere i lavori nei mesi primaverili, per riprenderli di lì a poco. Il Covid–19 ha rallentato il crono programma iniziale”.
In sintesi l’intervento ha mirato al consolidamento della struttura di sostegno della copertura, costituita da capriate alla palladiana. Interventi mirati sono stati messi in atto per migliorare la staticità della parte superiore dell’edificio in caso di terremoto.
È stato ripassato e in parte rifatto il manto di copertura in coppi e controllato e revisionato il sistema di smaltimento delle acque meteoriche.
Fondamentali soluzioni di restauro conservativo hanno riguardato l’intera struttura del controsoffitto della navata, che è indipendente dalla copertura. Sono stati effettuati interventi sugli archi portanti, sulle capriate longitudinali, sui tiranti lignei e relativamente alle centine a cui sono fissate le cantinelle.
L’affresco è stato messo in sicurezza. Il restauro conservativo è stato approvato dalla Sovrintendenza ai beni artistici di Venezia. Il costo totale è stato di 470 mila euro e la parrocchia ha beneficiato di un contributo di economico di 300 mila euro derivante dai fondi dell’8 per mille, stanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Contributo concesso, come ha spiegato il parroco don Claudio Carniel, “solo per i lavori murari”. “Per far fronte al resto della spesa, i 170 mila euro – annota il sacerdote – abbiamo allungato il mutuo che già era attivato”.
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